Sono del tutto pretestuosi alcuni commenti che sto leggendo di recente. Mi riferisco a certi richiami sulla politica a San Giovanni in Fiore (Cosenza).
Mi si scrive che sponsorizzo candidati berlusconiani; solo in quanto (ancora) direttore responsabile di "la Voce di Fiore", o più probabilmente perché ne rappresento l’immagine, se non altro per la chioma (ancora) sbarazzina.
Vincenzo Tiano, vicedirettore, è l’autore dei contestati articoli pro Antonio Barile (Pdl), già sindaco di San (...)

Caro Franco, il tuo intervento è irrispettoso nei confronti di San Giovanni in Fiore, definito da te un “paese culturalmente arretrato”. E si nota una tua presunzione che mal si concilia con il “pensiero debole”. Mi fa piacere che ritieni che Vattimo abbia rappresentato la vera opportunità rivoluzionaria per San Giovanni in Fiore. Visto che tra i sostenitori della lista c’era anche la mia famiglia, con un candidato. Ma a quanto pare Vattimo non è stato capito per quello che veramente rappresentava. Al di là di questo, la dichiarazione del filosofo a favore del candidato Barile è un fatto. Non solo una dichiarazione dei giornali, che se fosse stata falsa, Vattimo avrebbe senz’altro smentito, ma una sua dichiarazione pubblica al Dino’s Hotel. Tu puoi anche perderti nei meandri della psicologia e delle ideologie, ma credo non caverai un ragno dal buco. L’autenticità della dichiarazione può essere confermata o smentita soltanto dallo stesso Vattimo. Tu chi sei per dire che la sua dichiarazione fosse “condizionata”? Non ti rendi conto che è un’offesa anche al filosofo? Vattimo si farebbe condizionare? E poi condizionare da che cosa o da chi? Dici che Vattimo non avrebbe mai appoggiato “una destra autoritarista, liberista e antilibertaria”. Se ha dichiarato di preferire Barile, un motivo ci sarà! Non mi sembra che Barile sia come da te definito... Vorrei ricordarti che un conto è la filosofia, un altro conto è la politica e i fatti. Qui non si tratta di "strattonare" chicchessia e non è mio uso farlo. Vattimo disse che tra i due candidati al ballottaggio, dopo aver valutato la situazione locale, era opportuno scegliere la nuova proposta. Nessuna contraddizione in termini da parte di un anarchico, libero e privo di paraocchi. Saluti, Vincenzo Tiano