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EVANGELO ED EVANGELIZZAZIONE. Perché Gesù parlava in parabole? Dietro la domanda, una questione attualissima e gravissima ...

CARLO M. MARTINI E IL PROBLEMA DEL "DIRE DIO" OGGI. Una sua lezione sulle "sorprese del linguaggio di Gesù" - a c. di Federico La Sala

"La peculiarità del linguaggio parabolico appare fortemente legata alla persona stessa di Gesù. Precisando meglio, diremo che tale peculiarità deriva dalla conoscenza di Dio che Gesù possiede e dalla sua attenzione per l’uomo (...)
lunedì 3 settembre 2012
[...] quella che affrontiamo non è semplicemente una questione esegetica. La posta in gioco è ben più alta.
Dietro la domanda: «Perché Gesù parlava in parabole», sta infatti una questione attualissima e gravissima: quella del «linguaggio religioso», del come parlare adeguatamente di Dio oggi. Il mondo occidentale sente
fortemente questa fatica. Spesso il linguaggio usato per parlare di Dio è stentato e fiacco, a volte imbarazzato, a volte generico; ci si divide facilmente in verticalisti (...)

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> MEMORIA DI SANT’AMBROGIO. Il "De Officiis ministrorum" - oggi. --- ’My mirror’. Un nuovo esperimento di eye contact, organizzato da {{Caritas}} Ambrosiana, che sarà possibile sperimentare a "Fa’ la cosa giusta!", la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.

venerdì 23 marzo 2018

PER IL "RISCHIARAMENTO" ("AUFKLARUNG") NECESSARIO. ANCORA NON SAPPIAMO DISTINGUERE L’UNO DI PLATONE DALL’UNO DI KANT, E L’IMPERATIVO CATEGORICO DI KANT DALL’IMPERATIVO DI HEIDEGGER E DI EICHMANN ... *

      • SOCRATE In qual modo potremmo conoscere il più chiaramente possibile la nostra anima? Giacchè, con questa conoscenza, potremo evidentemente conoscere noi stessi. Per gli dei! Comprendiamo bene quel giusto consiglio dell’iscrizione delfica ricordata ora? [...]
      • SOCRATE Dunque se un occhio guarda un altro occhio e fissa la parte migliore dell’occhio con la quale anche vede, vedrà se stesso (Platone, “Alcibiade primo”).

      • Ambrosius, De Officiis ministrorum, Liber 2, Caput XXX, 155:
        -  "Sit inter vos pax, quae superat omnem sensum. Amate vos invicem. Nihil charitate dulcius, nihil pace gratius"
        -  (“Sia tra di voi la pace che supera ogni sentimento. Amatevi gli uni gli altri. Nulla è più dolce dell’amore, nulla più gradevole della pace”)


Società & Diritti

’My mirror’, nell’era dei selfie specchiarsi nell’altro è rivoluzionario

Esperimento di ’eye contact’, 4 minuti per guardarsi negli occhi altrui

di Redazione ANSA *

      • Guardarsi foto bowie15 iStock. © Ansa
        -  Guarda le foto...

MILANO. Una doppia cabina, in cui due sconosciuti si siedono uno di fronte l’altro, per 4 minuti, semplicemente per guardarsi negli occhi. Al termine di questa breve interazione, ognuno dei due, assistito da alcuni facilitatori, racconta all’altro le sensazioni che ha provato.

E’ ’My mirror’, un nuovo esperimento di eye contact, organizzato da Caritas Ambrosiana, che sarà possibile sperimentare a Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili dal 23 al 25 marzo.

Le tecniche di eye contact - spiegano gli organizzatori - dimostrano che 4 minuti di contatto visivo avvicinano le persone più di tante parole.

Così, con My Mirror si proverà a favorire l’incontro tra tante persone diverse, per genere, età, nazionalità, storie. L’idea di fondo è che nell’epoca dei selfie, dove ci si specchia solo negli schermi dei propri smartphone, specchiarsi negli occhi di un altro può essere un atto rivoluzionario e comunque non lascia nessuno indifferente

Secondo le stime, in media, ognuno di noi passa 5 anni della propria vita collegato a internet, 11 davanti alla tv. Con quante persone potremmo connetterci se ci prendessimo la briga di guardaci negli occhi gli uni con gli altri? E come cambierebbe la percezione che abbiamo del mondo?

Fragilità, povertà, migrazioni, malattia quando si incarnano in un volto smettono di essere un semplice fenomeno sociale, il titolo di un articolo, spesso di cronaca nera, ma diventano la vita del compagno di scuola e della sua famiglia, del vicino di casa, del parente prossimo.

My Mirror fa parte della campagna di Caritas Internationalis “Share the journey” volta a promuovere la “cultura dell’incontro”.

* ANSA, 23 marzo 2018 (ripresa parziale - senza foto).


*

SUL TEMA, NEL SITO, SI CFR.:

LO SPIRITO CRITICO E L’AMORE CONOSCITIVO

"CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. RELAZIONI CHIASMATICHE E CIVILTÀ: UN NUOVO PARADIGMA.

PER IL "RISCHIARAMENTO" ("AUFKLARUNG") NECESSARIO. ANCORA NON SAPPIAMO DISTINGUERE L’UNO DI PLATONE DALL’UNO DI KANT, E L’IMPERATIVO CATEGORICO DI KANT DALL’IMPERATIVO DI HEIDEGGER E DI EICHMANN !!!
-  FREUD, KANT, E L’IDEOLOGIA DEL SUPERUOMO. ALLA RADICE DEI SOGNI DELLA TEOLOGIA POLITICA EUROPEA ATEA E DEVOTA.

Federico La Sala


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