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BIN LADEN E’ MORTO. La notizia si è diffusa rapidamente per tutta l’America. Bin Laden è ucciso. Dieci anni di paura. E oggi la festa.

FINITI GLI ANNI DI BIN LADEN. ANNUNCIO DI BARACK OBAMA. Osama Bin Laden è morto. Negli Usa l’entusiasmo è alle stelle. Una nota di Angelo Aquaro - a c. di Federico La Sala

BIN LADEN UCCISO IN PAKISTAN.. L’annuncio della comunicazione della Casa Bianca arriva a sorpresa. La parola chiave è quella: ucciso. Il mondo l’ha trovato: individuato. L’ha colpito. Non è rimasto ucciso dalla malattia che lo perseguitava. È stato ucciso.
lunedì 9 maggio 2011 di Federico La Sala
[...] Il corpo del capo di Al Qaeda è nelle mani degli americani. Il presidente non si sarebbe lanciato in un annuncio del genere se non avesse avuto le prove. E la prova è quel corpo che adesso Obama possiede. Dieci anni dopo. Tremila morti a Ground Zero. Migliaia di morti tra l’Iraq e l’Afghanistan. Le stragi di Bali, Madrid, Londra. Le stragi in mezzo mondo. Osama Bin Laden è morto. Barack Obama può annunciarlo al mondo. Le autorità americane precisano che "il cadavere viene conservato (...)

In risposta a:

> FINITI GLI ANNI DI BIN LADEN. ANNUNCIO DI BARACK OBAMA. --- GIUSTIZIA BEFFATA (di Rosario Amico Roxas).

lunedì 2 maggio 2011

Giustizia beffata.

di RAR *

Obama: «Abbiamo ucciso bin Laden»

Il presidente: «Giustizia è stata fatta»

(Il Messaggero del 2maggio 2011)

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Direi piuttosto “Giustizia è beffata”

Ucciso (o giustiziato) lo sceriffo del terrore, il solo che avrebbe potuto chiarire i tantissimi dubbi che, ancora oggi, avvolgono i fatti tragici dell’11 settembre.

Anche Saddam venne processato, ma solo per i primissimi reati, mentre ancora pendevano su di lui ben altre accuse; avrebbe esercitato il diritto alla difesa coinvolgendo alleati occulti ?

Non possiamo saperlo perché venne impiccato e azzerate le altre accuse e “la giustizia fu beffata.”

E’ sparita dalla circolazione Aprile Glaspie, al tempo ambasciatrice USA a Baghdad, che, secondo fonti arabe, avrebbe dato il via libera, da parte della Casa Bianca di Bush padre, a Saddam circa l’invasione del Kuwait; fu una vera trappola per Saddam, perché fornì l’occasione per l’intervento militare USA che scatenò la prima guerra del golfo. Si è cercato di smentire le voci di un tale assenso, ma le stesse smentite non possono negare che l’amministrazione Bush-padre, fosse al corrente del progetto di Saddam.

Vedi:

· http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/wikileaks-usa-invasione-kuwait-iraq-699593/)

· http://www.reportonline.it/2010102643250/cronaca/condanna-a-morte-per-tarak-aziz.html

· http://www.giornalettismo.com/archives/108091/quando-saddam-hussein-salutava-cordialmente-bush-padre/

· http://ilcomplottista.splinder.com/post/746390

· http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/22/SADDAM_KUWAIT_PRIMA_GUERRA_DEL_co_9_080322043.shtml

E’ stata più volte minacciata la pena di morte anche per Tarak Aziz, allora il n. 2 del regime iracheno, ma uomo moderato, certamente non implicato nelle manovre di Saddam.

Vedi i seguienti articoli, mai smentiti.

· (http://www.ildialogo.org/esteri/Commenti_1288125128.htm)

· http://www.blogsicilia.it/blog/condanna-a-morte-per-tarek-aziz/12153/

· http://www.reportonline.it/2010102643250/cronaca/condanna-a-morte-per-tarak-aziz.html

· http://www.perlulivo.it/forum/viewtopic.php?f=6&t=1113

· http://www.ildialogo.org/esteri/atta21072008.htm

· http://www.altrestorie.org/print.php?news.559

E’ così che la pena di morte viene comminata per far tacere; è così che gli USA, gravati dal peso di amministrazioni gestite dalla dinastia Bush, evita di processare se stessa e restituire al mondo la verità, senza la quale non sarà mai possibile ricominciare a sperare in un mondo diverso.

Sarà messo a tacere anche Gheddafi, mentre si ipotizza un processo a carico di Mubarak e Ben Alì, per delitti contro l’umanità, con la previsione della pena capitale.

Il silenzio deve coprire i veri reati che hanno compromesso la pace nel mondo, per fornire le occasioni di illecito arricchimento con il commercio del petrolio e la fornitura indiscriminata di armi ed esplosivi.

L’Italia, dal momento dell’intervento militare nella guerra in Iraq, oltre a produrre finanziamento per 6,5 miliardi di dollari, a favore delle fallimentari imprese dell’allora presidente del consiglio Berlusconi , è diventata la seconda nazione al mondo produttrice ed esportatrice di armi; sono questi proventi, per miliardi di euro, che hannop garantito la tenuta dei conti, tanto vantata, come se si trattasse di meriti di questo governo. Anche la permanenza in Afghanistan è il viatico per proseguire nei commerci che vedono forniture di armi contro pani di oppio, con interessato coinvolgimento delle mafie planetarie.

* Rosario Amico Roxas


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