l’ironia irrompe su twitter
Manifestazioni, sit-in e flash mob in tutta Italia. A Roma l’incontro con il sottosegretario Marco Rossi Doria. Intanto, su twitter fioccano i commenti ironici ai test che hanno riguardato 600 mila studenti di seconda superiore. Il 40 per cento di loro ha ammesso sul web che li avrebbe boicottati *
Test invalsi ancora nell’occhio del ciclone. Sono decine i sit-in e le manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia contro la "Scuola dei quiz". "Vogliamo essere valutati e non schedati", è stato lo slogan lanciato degli studenti. Dopo aver coinvolto elementari e medie, le prove hanno riguardato 600 mila alunni delle superiori. Ma il 40 per cento di loro sembra averle boicottate.
E’ ciò che hanno confessato i ragazzi stessi nel sondaggio di Skuola.net "Prove invalsi di seconda superiore del 16 maggio, che farai?". Le motivazioni della defezione sono diverse, ma su tutte sembra vincere la convinzione che questo tipo di test sia davvero inutile.
I TWEET DEGLI STUDENTI
"Una tre giorni di scioperi che si è conclusa molto positivamente", ha commentato il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi. Con proteste in piazza e davanti alle scuole. A Milano è stato occupato l’ex provveditorato e a Roma il sit-in davanti al ministero dell’istruzione ha portato a un incontro con il sottosegretario Marco Rossi Doria.
Spiega Bernocchi: "Abbiamo precisato quanto sia distruttiva la valutazione di scuole, docenti e studenti sulla base di quiz strutturati, e drammatico l’impoverimento culturale prodotto dal cosiddetto teaching to test". Chiare le richieste: che i quiz siano tolti dall’esame di terza media, non siano introdotti alla maturità e tornino a essere procedura facoltativa affidata alle decisioni dei collegi docenti delle singole scuole.
"E’ un vero e proprio atto di disobbedienza civile che attraversa il Paese dal nord al sud", dichiara invece Carmen Guarino dell’Unione degli studenti. "Vogliamo ribadire che valutare non vuol dire misurare, ma valorizzare le capacità".
Intanto, su twitter (#invalsi) irrompe l’ironia degli alunni. Le battute più ricorrenti fanno riferimento a un testo scritto da Danilo Mainardi, "D’Annunzio e i dromedari di Pisa", e alle domande di matematica, in particolare quella che chiedeva di stimare il peso di un foglio di carta A4. E il nickname Cheekbones alla richiesta "giustifica la tua domanda", scrive: "Rispondo solo in presenza del mio avvocato".