L’allarme dalla Puglia: qui stanno tradendo il voto sull’acqua
di Andrea Orsi (il Fatto, 15.06.2011)
La festa immensa e popolare del movimento per l’acqua pubblica in Puglia è durata poche ore. “Passata la festa, gabbato lo santo”, si leggeva tra i messaggi di allarme lanciati in rete, mentre sul sito del Consiglio regionale della Puglia appariva all’ordine del giorno la proposta di legge per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese, la maggiore società europea di gestione delle risorse idriche.
Una scelta promessa fin dal 2005 da Nichi Vendola, ma non mantenuta fino in fondo - secondo il comitato pugliese per l’acqua pubblica - grazie a una serie di modifiche volute soprattutto dal Pd. L’articolo 5 della legge - approvata ieri in una lunga seduta pomeridiana - era la parte più contestata dai movimenti, soprattutto nel comma che manteneva la possibilità di affidare attività “strettamente connesse alla gestione del sistema idrico integrato” a società partecipate anche dai privati.
Un passaggio poi cambiato in extremis, specificando che ai privati potranno essere affidate solo “attività rinvenienti dalla gestione del sistema idrico integrato”, escludendo così la fornitura dell’acqua.