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EUROPA, EBRAISMO E PSICOANALISI: VA’ PENSIERO (G. VERDI, "NABUCCO" - NABUCODONOSOR). MEMORIA, CREATIVITA’ E INTERPRETAZIONE ....

FREUD, RICORDANDO-SI DI NAPOLI (E DEL SOGNO DI UNA NUOVA "POLIS"), COMINCIA A CAPIRE COSA C’E’ DIETRO LA SUA (E NON SOLO SUA) INFATUAZIONE PER ANNIBALE, PER IL "VENDICATORE". Una breve analisi della "dimenticanza di una parola latina" da parte di un giovane accademico - a c. di Federico La Sala

(...) Ho varie ragioni per attribuire valore a questa piccola analisi e sono grato a quel mio compagno di viaggio di allora per avermela concessa (...)
mercoledì 25 maggio 2011
Exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor. La locuzione latina, tradotta letteralmente, significa che nasca un giorno dalle mie ceneri un vendicatore. (Virgilio, Eneide, IV, 625). Imprecazione di Didone nel gettarsi sul rogo, perché abbandonata da Enea. Il vendicatore sarà poi Annibale, il terribile nemico di Roma che, a dodici anni, aveva giurato su gli altari patrii odio eterno contro i Romani (...) (Wikipedia).
[...] il soggetto ha lamentato che la generazione attuale del suo popolo (...)

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> FREUD, RICORDANDO-SI DI NAPOLI -- “MITIDEOLOGIA”. ALL’ESCORIAL, "UN INCONTRO DI SUMO!". CON FILIPPO II.

giovedì 4 aprile 2019

MITIDEOLOGIA”: MITO, FILOSOFIA, E TESSITURA... *

P. S. - ALL’ESCORIAL, "UN INCONTRO DI SUMO!". CON FILIPPO II, NEL 1584:

"PRINCIPI DAL SOL LEVANTE (...) A Madrid in festa per la pubblicazione delle nozze di Catalina Micaela con Carlo Emanuele di Savoia e per il giuramento del principe Filippo come prossimo sovrano di Castiglia, furono ricevuti da re Filippo che li accolse in compagnia delle infanti e li gratificò di tutti gli onori possibili senza tener conto della differenza di rango tra sé e quei piccoli (non soltanto per ragioni anagrafiche) principi che gli presentarono lettere nelle quali i daimyo loro genitori chiedevano il suo aiuto perché la religione cattolica trionfasse in Giappone" (cfr. A. Spagnoletti, "Filippo II", Salerno Editrice, Roma 2018, pp. 223-224).

Il punto esclamativo, posto alla fine della frase del secondo capoverso della nota su "Marcel Detienne: memorie felici e concetti indelebili", "Alfabeta-2", 02.04.2019) di Paolo Fabbri dallo stesso Paolo Fabbri ("[...] fino ai corsi dell’Escorial in Spagna, dove assistemmo, con Giulia Sissa, a un incontro di Sumo!") , dice di una sorpresa, che sorprende - a sua volta!

La cosa sollecita non solo a "ricordare - come scrive Spagnoletti a proposito del suo “Filippo II” - che la prima globalizzazione fu quella operata da Filippo, che il nome delle Filippine e la diffusione della lingua castigliana (spagnola?) nell’America del centro-sud e, ormai, anche in parte dell’America settentrionale sono un suo lascito culturale dal quale nessun uomo avvertito può oggi prescindere [...] e che forgiò la storia di tanta parte del Vecchio e del Nuovo Mondo [...]" (op. cit., p. 14), ma anche e ancora a rimeditare il prezioso contributo di Arnaldo Momigliano sui limiti della storiografia europea, a partire da "L’errore dei Greci" (cfr. Id., "Saggezza straniera. L’Ellenismo e le altre culture", Torino 1980, pp. 157-174).

* Federico La Sala


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