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EUROPA, EBRAISMO E PSICOANALISI: VA’ PENSIERO (G. VERDI, "NABUCCO" - NABUCODONOSOR). MEMORIA, CREATIVITA’ E INTERPRETAZIONE ....

FREUD, RICORDANDO-SI DI NAPOLI (E DEL SOGNO DI UNA NUOVA "POLIS"), COMINCIA A CAPIRE COSA C’E’ DIETRO LA SUA (E NON SOLO SUA) INFATUAZIONE PER ANNIBALE, PER IL "VENDICATORE". Una breve analisi della "dimenticanza di una parola latina" da parte di un giovane accademico - a c. di Federico La Sala

(...) Ho varie ragioni per attribuire valore a questa piccola analisi e sono grato a quel mio compagno di viaggio di allora per avermela concessa (...)
mercoledì 25 maggio 2011
Exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor. La locuzione latina, tradotta letteralmente, significa che nasca un giorno dalle mie ceneri un vendicatore. (Virgilio, Eneide, IV, 625). Imprecazione di Didone nel gettarsi sul rogo, perché abbandonata da Enea. Il vendicatore sarà poi Annibale, il terribile nemico di Roma che, a dodici anni, aveva giurato su gli altari patrii odio eterno contro i Romani (...) (Wikipedia).
[...] il soggetto ha lamentato che la generazione attuale del suo popolo (...)

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> FREUD, RICORDANDO-SI DI NAPOLI (E DEL SOGNO DI UNA NUOVA "POLIS"), COMINCIA A CAPIRE --- SULLA STRADA DI VIRGILIO. IL MALE, L’AVVENIRE DI UN’ILLUSIONE.

martedì 16 giugno 2020

RIPRENDERE IL LAVORO DI FREUD. IL MALE, L’AVVENIRE DI UN’ILLUSIONE ....

Nota a margine di "Il male, un’illusione? Intervento al Convegno Internazionale UNESCO” *

PRIMA DI FARE DICHIARAZIONI STORIOGRAFICHE DI GRANDE IMPEGNO A SOSTEGNO DELLE PROPRIE ARGOMENTAZIONI:

      • “[...] Non a caso la letteratura, il teatro e il cinema moderni si sono riempiti di figure di mostri umani, a cominciare dalla divinizzazione retroattiva del marchese de Sade. E così il Moosbrugger dell’Uomo senza qualità di Musil, il tema del Male in Blanchot, il Pierre Rivière di Foucault, fino al serial killer del film di Lars von Trier The House That Jack Built.... Il fascino che l’uomo “al di là del Bene e del Male” esercita oggi su molti di noi deriva dal fatto che quello che era nostro orrore per l’uomo diventa una sorta di ammirazione per il carattere orrendo dell’uomo. (Horrendus in latino significa orrendo, ma anche bellissimo. Horrenda virgo in Virgilio significa “ragazza terribilmente bella”[Aeneid., 11.507]. Era la qualificazione di una dismisura) [...]” (Sergio Benvenuto, "Il male, un’illusione? Intervento al Convegno Internazionale UNESCO”, "Le parole e le cose", 15 giugno 2020);

E PARLARE DI “divinizzazione retroattiva del marchese de Sade” è bene ricordare che l’associazione indebita di “Kant e Sade”, fatta da Lacan, nasce sulla base di una interpretazione edipico-hegeliana e di un vera e propria distruzione della kantiana “critica dell’idealismo”.

E, ancora, quando Freud richiama all’inizio del suo lavoro sulla “Interpretazione dei sogni” le parole di Giunoneflectere si nequeo Superos, Acheronta movebo” (Eneide, VII, 312), sa già (“sibillina-mente”) di che cosa sta parlando e di cosa c’è in gioco e, come Giunone (“Non mi sarà dato, ahimé, di impedirgli di regnare sui Latini e Lavinia, immutabile, resta sua sposa in forza del destino, ma ho il potere di tirare per il lungo, di imporre dei ritardi a eventi così grandi ...”: Eneide, VII, 312- 315 ), va avanti e ricordando-si di Napoli comincia capire cosa c’è dietro la questione “Didone” (Eneide, IV, 625 ) e la sua infatuazione per Annibale, per il vendicatore: la vittoria di Roma, dell’Amore sulla Morte. Fiducioso, continua il suo lavoro!

La “Horrenda Virgo” (Eneide XI, v. 507) , la “ragazza terribilmente bella”, come Giunone (e Freud), lo sa: deve cedere il passo ad un’altra “Virgo”, ad Astrea, alla Giustizia: «Già viene l’ultima era dell’oracolo di Cuma, / nasce di nuovo il grande ordine dei secoli. / Già ritorna la Vergine, ritornano i regni di Saturno, /già una nuova stirpe scende dall’alto del cielo.» (Ecloga IV, 4-7). La “Horrenda SYbilla” (Eneide VI, 11), ispirata da Apollo, il profeta di Delo, ha rivelato ad Enea tutto il futuro (Eneide VI, 11-12).

PERCHE’ HANNAH ARENDT, nella sua “Vita della mente (alla luce di un inedito dialogo con Kant) richiama ancora e di nuovo Virgilio e Dante, e dal “Libro del malumore” di Goethe cita: “Chi di tremila anni / Non sa darsi conto, / Rimane all’oscuro inesperto, /Vuol vivere così di giorno in giorno”? Boh e bah?!

*

Federico La Sala


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