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ILLUMINISMO NAPOLETANO: RINASCIMENTO ITALIANO. LA LEZIONE DI GAETANO FILANGIERI E DI DON LORENZO MILANI - OGGI.....

E’ SOLO L’INIZIO! DEMOCRAZIA "REALE", ORA!: IN ITALIA, A NAPOLI, CON FILANGIERI E DON MILANI. Un omaggio e un augurio al nuovo sindaco, Luigi De Magistris, e a tutto il popolo napoletano - a c. di Federico La Sala

domenica 12 giugno 2011 di Federico La Sala
"Nella democrazia - scrive Gaetano Filangieri nella sua opera La Scienza della Legislazione (1781-88) - comanda il popolo, e ciaschedun cittadino rappresenta una parte della sovranità: nella concione [assemblea di tutto il popolo], egli vede una parte della corona, poggiata ugualmente sul suo capo che sopra quello del cittadino più distinto.
L’oscurità del suo nome, la povertà delle sue fortune non possono distruggere in lui la coscienza della sua dignità. Se lo squallore delle domestiche (...)

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> "DEMOCRAZIA REALE, ORA!": IN ITALIA, A NAPOLI --- Il nuovo sindaco di Napoli, dopo aver festeggiato l’intera notte, è andato stamane al Gambrinus a bere un caffè. "Mi ha commosso la telefonata con Napolitano, voltiamo pagina". Telefonate da Bersani, Fini e dal cardinale Sepe. "La mia prima delibera sarà sui rifiuti".

martedì 31 maggio 2011

ELEZIONI

De Magistris: "Sui rifiuti la mia prima delibera"

Il nuovo sindaco di Napoli, dopo aver festeggiato l’intera notte, è andato stamane al Gambrinus a bere un caffè. "Mi ha commosso la telefonata con Napolitano, voltiamo pagina". Telefonate da Bersani, Fini e dal cardinale Sepe. "La mia prima delibera sarà sui rifiuti"

di CONCHITA SANNINO *

Primo caffè per il nuovo sindaco Luigi de Magistris, al Gambrinus in piazza Trieste e e Trento. Lo stesso scelto da Giorgio Napolitano quando torna nella sua città. E proprio al presidente della Repubblica de Magistris rivolge il suo pensiero. Lo aveva già sentito ieri, dopo la vittoria: "E’ una telefonata che mi ha commosso - spiega - che mi ha reso felice e che segna anche un superamento di attriti che ci sono stati nel passato, è un modo per voltare pagina". Poi arrivano, una dopo l’altra, le telefonate del leader del Pd Pierluigi Bersani, del presidente della Camera Gianfranco Fini e del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, con il quale de Magistris ha in programma una iniziativa stasera in piazza del Plebiscito. Annuncia che la sua prima delibera da sindaco sarà sui rifiuti.

"Cerchiamo di ragionare insieme, ci tengo molto a rafforzare il rapporto con il Pd", dice de Magistris a Bersani. "Mi ha rivolto gli auguri - racconta il sindaco - ci vedremo presto perchè abbiamo molte cose da mettere a punto. Considero il Pd fondamentale, per il Paese, in questa fase di passaggio. A Napoli dialogherò con il partito. C’è stato un buon rapporto nel secondo turno, mi hanno appoggiato senza chiedermi mai poltrone". Con Fini de Magistris parla dell’appoggio ricevuto da Raimondo Pasquino, il candidato sindaco del Terzo Polo, che diventerà - ribadisce - presidente del consiglio comunale. Previsto a breve un incontro con Fini.

De Magistris riserva un passaggio anche al sindaco uscente, Rosa Russo Iervolino: "Andrò a trovarla, è una persona perbene, ma ora si cambia completamente pagina".

Il primo cittadino incontra il prefetto Andrea De Martino. "Conti su di noi", gli dice De Martino, "sono tornato qui a Napoli e in questi mesi ho visto che se i napoletani sono ben guidati fanno cose eccezionali". Sicurezza e rifiuti i temi affrontati durante la conversazione. "Io sono una persona che riesce a dialogare - sottolinea De Magistris - e questo è importante in una città piena di conflitti. Mi riferisco a una mediazione verso l’alto, non certo a un compromesso verso il basso".

In attesa di insediarsi in municipio, cosa che accadrà nei prossimi giorni, dopo la proclamazione ufficiale, de Magistris passa davanti a Palazzo San Giacomo, la sede del Comune, e viene applaudito dai dipendenti affacciati ai balconi. L’ex magistrato annuncia la sua autosospensione dall’Idv: "Mi sembra giusto visto che voglio essere il sindaco di tutti, ma preciso che non si tratta certo di una presa di distanza dal partito né da Di Pietro con il quale avevamo e abbiamo un legame forte".

* la Repubblica, 31 maggio 2011


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