Caro Saverio,
non credo di dover accogliere la tua “richiesta”. Hai tutto il diritto di gestire la tua rabbia come meglio credi, stando in silenzio o esprimendo le opinioni che ritieni opportune, anche le più aspre, ma non hai nessun diritto di porre o tentare di porre dei veti o censure sulle mie scelte. Se mai il direttore Emiliano Morrone dovesse sottoscrivere la tua richiesta, non esiterei un attimo a lasciare la Voce di Fiore, nata come SPAZIO LIBERO, in cui ognuno poteva sostenere le proprie convinzioni. Se ciò non sarà più possibile, il direttore responsabile non dovrà fare altro che dare un piccolo segnale. Cosa scrivere, quando scrivere e dove scrivere sarà compito mio stabilirlo!
Detto questo, personalmente non ho sponsorizzato nessuno, ma ho pubblicato un’opinione su un evento - ritengo - di grande attualità, rilevanza e pertinenza per il nostro giornale. La vittoria di Antonio Barile nella città, per l’appunto, di Fiore. Il popolo cittadino finalmente ha rotto le catene e ha dato fiducia ad una nuova classe dirigente. Democrazia partecipata, un tempo soffocata e privilegio di pochi. Sono stati sconfitti quei “mostri” politici che qualcuno - chi più chi meno - ha contribuito a creare! L’aver pubblicato qualche analisi politica di gente del luogo non vuol dire promuovere o bocciare nessuno. Ognuno risponde personalmente del suo passato e del suo presente.
Il mio intento era - ed è - informare sulla svolta storica avvenuta a San Giovanni in Fiore. Cosa che forse avrebbe dovuto, in qualche modo, farti piacere! Ogni critica si potrà esprimere tra qualche anno, dopo aver osservato l’operato di questi nuovi amministratori, senza ostacolare un sogno avviato. Il mio compito, almeno per ora, è stato quello di contribuire a vincere una battaglia che sembrava da sempre impossibile. Proprio per scongiurare altre fughe. Per adesso abbiamo fatto un primo passo importante. Continuerò a esprimere le mie opinioni, di cui per fortuna altri, al di fuori di noi stessi e dei nostri steccati, valuteranno la bontà o meno.
Quanto alle persone coinvolte, personalmente credo che ognuno abbia il diritto di rivedere le proprie posizioni. Errare è umano, perseverare è diabolico. Personalmente non ho mai espresso giudizi sulle persone, ma sulle loro opinioni e azioni, come peraltro feci nell’articolo richiamato da tale Antonio. Per l’evento accaduto a San Giovanni in Fiore, mi interessa poco chi ha scritto l’articolo contestato, ma cosa vi è scritto.
Certamente non confondo la Voce di Fiore con altro. Se pensi che io debba omologarmi ad una non meglio precisata linea editoriale, temo che ciò non sarà possibile. Ognuno si impegna come meglio crede a combattere le mafie dalle varie sfaccettature. Anch’io nel mio piccolo e in questo modo!
Saluti,
Vincenzo Tiano.