Inviare un messaggio

In risposta a:
PER UN’ITALIA FUORI DAL SONNAMBULISMO (1994-2011)!!! AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA L’INVITO A RIPRENDERSI LA "PAROLA" E A RIDARE ORGOGLIO E DIGNITA’ A TUTTO IL PAESE: VIVA L’ITALIA!!!

RISULTATO REFERENDUM: 57%. IL "QUORUM" DELL’ITALIA E LA GRANDE SBERLA A CHI CERCA DA ANNI DI METTERE LA COPPOLA SUL PAESE E METTERE IN BARILE UN POPOLO DI PERSONE LIBERE E SOVRANE. Una nota sull’evento - a c. di Federico La Sala

REFERENDUM E COSTITUZIONE. Un risultato decisamente positivo per i comitati referendari, che per la prima volta da 16 anni a questa parte riescono nell’obiettivo di ottenere una partecipazione di popolo tale da garantire la validità della consultazione.
giovedì 16 giugno 2011 di Federico La Sala
[...] Resta ora da verificare se vi saranno ripercussioni sul governo, visto che il referendum sul legittimo impedimento coinvolge direttamente il premier Silvio Berlusconi e che gli altri tre sono comunque legati a provvedimenti approvati dal governo o legati al programma elettorale del centrodestra [...]
DEMOCRAZIA "REALE": CHE COSA SIGNIFICA? CHE COSA E’? Alcuni chiarimenti, con approfondimenti
PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, CREDO CHE SIA ORA DI FARE (...)

In risposta a:

> RISULTATO REFERENDUM: 57%. IL "QUORUM" DELL’ITALIA ... NEL MERITO. Mi sembrano del tutto inadeguate le interpretazioni del risultato referendario prevalenti in questi giorni sui mezzi d’informazione )di Peppe Sini)..

venerdì 17 giugno 2011

NEL MERITO

DI PEPPE SINI *

Mi sembrano del tutto inadeguate le interpretazioni del risultato referendario prevalenti in questi giorni sui mezzi d’informazione.

Le interpretazioni "politiciste" che appiattiscono tutto sul confronto tra coalizione dei partiti berlusconiani e coalizione dei partiti antiberlusconiani dimenticano che l’intero ceto politico (opposizione parlamentare in primis) e’ largamente berlusconizzato, dimenticano che non sono state le macchine organizzative dei partiti politici a portare le persone a votare, e dimenticano che ci sono piu’ cose tra cielo e terra eccetera.

Ma non meno inette sono le interpretazioni "antipoliticiste" fondate sulla grottesca retorica "societa’ civile versus politica", che implicano una nozione di "societa’ civile" di sconfortante e non innocente stupidita’. Per tanti straparlatori sarebbe una buona medicina rileggersi gli illuministi scozzesi o i Lineamenti di filosofia del diritto di G. W. F. Hegel.

*

A me sembra che la maggioranza del popolo italiano ha votato nel merito, ovvero sui contenuti: certo, non i contenuti minuziosamente deducibili dal dettaglio dei testi dei quesiti, ma i contenuti cosi’ come i quattro referendum sono stati interpretati - tutto sommato correttamente - dal sentire comune: si e’ votato in difesa del diritto umano all’accesso all’acqua come bene comune; si e’ votato contro il nucleare; si e’ votato affinche’ tutti siano uguali dinanzi alla legge.

E su questi contenuti persone molto diverse con visioni del mondo molto diverse e con esperienze molto diverse si sono trovate d’accordo.

*

Trovo che sia un esercizio da perdigiorno patentati (ovvero da meschini subalterni all’ideologia dominante, cioe’ asserviti alla violenza dei poteri dominanti) discettare su quanto abbiano contato alcuni personaggi dello spettacolo e quanto il papa, quanto internet e quanto l’associazionismo, quanto i giovinetti saputelli e quanto i vecchi barbogi. In verita’ nessuno lo sa, e non e’ questo il punto. Quando su questioni fondamentali si pronuncia la maggioranza della popolazione di un paese, evidentemente nel determinarsi di quella espressione di volonta’ hanno influito una molteplicita’ di fattori in un intreccio complesso.

Cosi’ come trovo ridicole certe deduzioni epocali: gli italiani del 12-13 giugno sono gli stessi del giorno prima e del giorno dopo, con le loro sempiterne caratteristiche di bonomia e cialtronaggine, di arguzia e credulita’, e cosi’ via.

Ma l’assoluta maggioranza di essi ha colto il senso dei referendum ed ha colto l’occasione per esprimersi: dimostrandosi piu’ attenta e responsabile del ceto politico e degli agenti pubblicitari e delle pubbliche relazioni del comitato d’affari della classe dominante che ci ammorbano la vita con le loro interminabili narcotiche chiacchiere che servono a coprire il moltiplicarsi dei crimini e il tracimare della barbarie dei potenti.

*

Occorrera’ lavorare su questo risultato.

Lo dico perche’ vorrei fosse chiaro che la vittoria odierna non e’ definitiva e irreversibile, come non lo fu quella del referendum antinucleare dell’87. Va consolidata con un forte impegno comune e immediato per le fonti energetiche rinnovabili e le tecnologie pulite e sostenibili.

E perche’ non basta aver ribadito il principio della gestione pubblica dell’approvvigionamento idrico, occorre che il servizio funzioni e garantisca acqua potabile alla popolazione, altrimenti procede comunque come un rullo compressore la privatizzazione de facto.

E perche’ non basta aver affermato il principio dell’uguaglianza di diritti di ogni essere umano, occorre inverarlo nella prassi.

*

Ma lo dico soprattutto perche’ la lotta antinucleare deve porsi adesso in Italia l’immediato obiettivo del disarmo nucleare, e deve porsi quindi anche l’immediato obiettivo della cessazione delle guerre in corso cui l’Italia illegalmente partecipa.

E lo dico altresi’ perche’ la lotta per i beni comuni considerati come diritti umani dell’umanita’ intera deve porsi adesso in Italia l’immediato obiettivo della difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e deve porsi quindi anche l’immediato obiettivo dell’abrogazione delle infami e assassine misure razziste imposte dal governo golpista.

E lo dico infine perche’ il pronunciamento referendario indica e invoca una politica alternativa fin d’ora concretamente possibile, una politica fondata sulla difesa della biosfera e dei diritti umani, sulla responsabilita’ e la solidarieta’. Questa politica ha un nome preciso ed occorre enunciarlo con chiarezza e senza esitazioni. Quel nome e’: nonviolenza.

* TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 589 del 17 giugno 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: