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LE PAROLE DELLA POLITICA E LA FILOSOFIA ITALIANA. Dopo quasi venti anni di berlusconismo e dopo altrettanti anni di una quasi generale connivenza sonnambolica ....

FILOSOFIA IN STATO COMATOSO. IL PARADOSSO DELL’IDENTITA’: IO E GLI ALTRI. REMO BODEI CERCA DI SVEGLIARSI E SI RIATTACCA AL VECCHIO E LOGORO FILO POPPERIANO. Ecco le tesi del suo "manifesto per vivere in una società aperta" - a cura di Federico La Sala

Dobbiamo ridurre lo strabismo, che diventa sempre più forte, tra l’idea che la globalizzazione sia un processo che cancella le differenze e l’esaltazione delle differenze stesse.(...)
lunedì 27 giugno 2011 di Federico La Sala
[...] quello che preferisco e propongo, è rappresentato da un’identità simile ad una corda da intrecciare: più fili ci sono, più l’identità individuale e collettiva si esalta. Bisogna avere accortezza e pazienza politica nell’inserire nel tessuto sociale individui e gruppi finora esclusi, perché al di fuori dell’integrazione non esistono realisticamente altre strade praticabili. Integrazione non vuol dire assimilazione, rendere gli altri simili a noi, ma non vuol dire nemmeno lasciarli in (...)

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> FILOSOFIA IN STATO COMATOSO. ---- Avere il coraggio di continuare a pensare il non ancora pensato. Non siamo alla fine della storia (di Luciana Castellina - Le donne, gli uomini e la più grande bugia della storia).

martedì 28 giugno 2011

-  ANTROPOLOGIA, POLITICA, E FILOSOFIA: "SAPERE AUDE!" (I.KANT, 1784). Avere il coraggio di continuare a pensare il non ancora pensato. Non siamo alla fine della storia (Luciana Castellina).
-  NON CHIUDERE UN OCCHIO, MA APRIRE GLI OCCHI: RIDISEGNARE UN MONDO MIGLIORE! Le donne, gli uomini e la più grande bugia della storia. Una nota di Luciana Castellina - con alcuni appunti,a c. di Federico La Sala
-  (...) Dire “ogni cittadino è uguale di fronte alla legge” è una conquista democratica ma anche un inganno. L’astrattezza della norma andrebbe colorata assumendo come metro il bisogno di ognuno, valorizzando la sua diversità e organizzando la vita collettiva in modo da dare uguaglianza concreta alle differenze. Significherebbe costruire identità relazionali in cui ciascuno, anziché mutilarsi per entrare nella corazza dell’astratto (...)

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