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Editoriale

Dopo le batoste, dalla Calabria, terra dell’abbocco, il Pdl tenta la resurrezione di Berlusconi al secondo giorno?

venerdì 1 luglio 2011 di Emiliano Morrone
In Calabria sono spesso avvenuti processi politici o sociali decisivi; dopo nel resto d’Italia. Il compromesso storico fra Dc e Pci fu a San Giovanni in Fiore (Cosenza), prima che a Roma. Ancora, la penetrazione della ‘ndrangheta nella sfera pubblica, partita a livello circoscritto, è oggi realtà transregionale.
Dopo il voto referendario, la politica, specie a sinistra (?), sembra chiusa in dinamiche di mera tattica e strategia, nella difesa dello statu quo ante e, di fatto, (...)

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> Dopo le batoste, dalla Calabria, terra dell’abbocco, il Pdl tenta la resurrezione di Berlusconi al secondo giorno?

giovedì 30 giugno 2011

Caro Emiliano

come vedi, appena ai smesso di manifestare la tua aspra critica politica a mario oliverio e coerentemente con la tua vocazione di giornalista politico e cronosta dei fatti, poni se non le stesse le più dure critiche ai berlusconisti calabresi, i tifosi e i tale-bani di scopelliti ti assaltano definendoti un servo di di pietro ecc...

L’alternativa proposta da questi fanatici neo-idealisti, ricolmi del culto della personalita per berlusconi e per scopelliti, sono personaggi che stanno sulla scena politica calabrese da 30.40 anni, legati al tipico familismo politico gattopardiano.

Il punto più delicato che poni all’attenzione è che il berlusconismo calabrese non rappresenti un’isoletta di soldati giapponesi che continuano a restare in guerra contro il nemico americano anche se la guerra è finita. secondo quanto hai scritto, almeno così lo interpreto io, il baluardo del berlusconismo resistente qui da noi potrebbe rappresentare un avamposto dove fare rifocillare le truppe rigavanilzare il "popolo" affamato ancora di populismo. Qui in calabria berlusconi potrebbe trovare il modo per risorgere ancora una volta.

per una serie di motivi che non sto a descrivere non sono propriamente daccordo ma credo che ancora una volta la calabria non riesce a staccarsi da alcuni mali storici: populismo, demagogia, trasformismo ( guarda quello che succede a San Giovanni in Fiore ) malaffare, mancanz adi formazione di una nuova classe dirigente politica e non professionista della politica.


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