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Editoriale

Facebook, la rete, gli esclusi dal web, i movimenti e la svolta di Di Pietro

mercoledì 6 luglio 2011 di Emiliano Morrone
Si dice che Facebook sia lo strumento primo per la nuova politica, per la politica nuova. Lo si legge e sente spesso. Alla fine, uno se ne convince e s’adegua. Passa ore a scrivere "status", "post", commenti; a pubblicare link sulla propria e altrui bacheca, convinto di contribuire al progresso reale.
Il linguaggio e i toni di molti utenti sono caricati all’estremo: per Internet viaggia la rivoluzione. I deboli trovano difensori in ogni casa od angolo urbano; adsl, tastiera e monitor si (...)

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> Facebook, la rete, gli esclusi dal web, i movimenti e la svolta di Di Pietro ....Berlusconismo, Dipietrismo, "Democrazia Cristiana", e Democrazia Re(g)ale!

lunedì 4 luglio 2011

BERLUSCONISMO, DIPIETRISMO, "DEMOCRAZIA CRISTIANA", E COSTITUZIONE RE(g)ALE.

Caro Direttore

Hai fatto più che bene ad aprire la discussione su questi temi!

Detto questo, e apprezzando molto il tuo contributo e sforzo di analisi, devo dire però che il filo che tessi e segui non mi sembra essere molto resistente alle alte pressioni del nostro tempestoso presente:

"Secondo me - e io appartengo a quella coscienza collettiva che discute, che si muove per divulgare una cultura della legalità e per l’attuazione dei princìpi costituzionali -, Di Pietro ha avviato un processo e un percorso politico di alternativa. Non solo e tanto a Berlusconi.

Si tratta di ricostruire l’Italia, dopo anni di cancellazione della sovranità popolare, di colpevoli silenzi e di rumori insensati nel grande spettacolo televisivo. Ed è su questo, a mio parere, che possiamo confrontarci, fornendo il nostro contributo di cittadini, resistenti, mediatori culturali, utopisti".

A mio parere, invece, per avviare "un processo e un percorso politico" di rifondazione costituzionale della nostra società non è a Di Pietro , ma a Falcone e Borsellino (in senso fortissimo) che bisogna guardare! Essi. con e al di là del loro lavoro, hanno portato alla luce una coscienza e una forma di soggettività nuova, su cui solo si può fondare e rifondare il nostro personale contributo di cittadini sovrani e di cittadine sovrane.

In questa direzione, per dirla in breve, mi sembra sia necessario - ancor più di ieri - riandare ancora e di nuovo ad Africo e a Barbiana. Collegando e ricollegando in modo virtuoso questi due punti della nostra storia e della nostra geografia, forse, potremo navigare più criticamente nel web e nella realtà - e, finalmente, andare al di là di Scilla e Cariddi.

Su questo tema, credo sia utile considerare le note di accompagmamento all’articolo relativo al "nuovo attivismo":

-  http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=5240

-  EUROPA E DINTORNI: LA NASCITA DI UNA NUOVA SOGGETTIVITA’. Un’onda anomala, che pochi hanno colto anche se è forse la vera novità politica di quest’inizio di secolo
-  DEMOCRAZIA "REALE", SUBITO! Dal web alla partecipazione, anatomia del nuovo attivismo. Un’analisi di Raffaele Simone

M. saluti,

Federico La Sala


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