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SUPERATA LA VELOCITA’ DELLA LUCE. «Siamo piuttosto certi dei nostri risultati ma abbiamo bisogno che altri colleghi li confermino», ha dichiarato il ricercatore italiano, Antonio Ereditato, che lavora al centro di fisica delle particelle del Cern

AL DI LA’ DELLA TEORIA DELLA RELATIVITA’. I neutrini battono la luce di 60 nanosecondi sulla distanza di 730 km, tra Ginevra, sede del Cern, e il Gran Sasso, sede del laboratorio dell’Istituto di Fisica Nazionale (Infn). Una nota - a c. di Federico La Sala

sabato 24 settembre 2011 di Federico La Sala
Il Cern di Ginevrà infligge un duro colpo ad uno degli assiomi della relatività di Albert Einstein, secondo il quale nell’universo niente può superare il limite della velocità della luce. Un team di ricercatori guidato dall’italiano Antonio Ereditato ha registrato che i neutrini, le particelle più piccole e così sfuggente da attraversare qualsiasi solido, hanno superato i 300.000 chilometri al secondo.

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> AL DI LA’ DELLA TEORIA DELLA RELATIVITA’. I neutrini battono la luce di 60 nanosecondi sulla distanza di 730 km, tra Ginevra, sede del Cern, e il Gran Sasso, sede del laboratorio dell’Istituto di Fisica Nazionale (Infn). Una nota - a c. di Federico La Sala

mercoledì 4 luglio 2012

NEUTRINI SUPERLUMINALI: UNA NOTIZIA CHE NON ANDAVA NEANCHE PROPOSTA...

di Leonardo Rubino leonrubino@yahoo.it 01 Luglio 2012

Oggi, a bocce ferme, a distanza di quasi un anno (non manca molto) da quella notizia da CERN ed OPERA, possiamo fare qualche considerazione; drastica e drammatica, purtroppo. Quella notizia non era nemmeno da dare. Io, personalmente, presi subito le distanze e alcuni dei blog citati qui sotto (in Links vari) lo testimoniano. E i risultati che li indussero a dare una simile notizia non erano nemmeno da prendere in considerazione, in quanto una persona che ha compreso la fisica (e che, in generale, non c’entra nulla con il fatto che uno abbia, o meno, una laurea in fisica, o cariche prestigiose in campo fisico) doveva spontaneamente pensare subito all’errore di misura e/o di valutazione. Nel 1919 alcuni eminenti scienziati scherzavano (e neanche tanto) sul fatto che solo tre persone al mondo, in quel momento, capivano la Relatività. Beh, forse, da quegli anni ad oggi, le cose non sono evidentemente cambiate molto. Le Università conferiscono solo i titoli di studio, non la intima e profonda comprensione dell’Universo; quest’ultima la fornisce solo il Creatore; e, di volta in volta, a chi vuole lui! E le prestigiose riviste scientifiche ufficiali possono solo esigere endorsements di provenienza accademica, mentre quelli di origine cerebrale, ancora una volta, li offre solo il Creatore; e, ancora una volta, a chi pare a lui. Purtroppo, invece, la notizia venne data; anzi, tempo prima, pare che un illustre scienziato (un canuto scienziato italiano) già fece trapelare la cosa, precaldeggiando, in qualche modo, la futura pubblicazione della notizia di neutrini più veloci della luce. E poi, pare che dichiarò: "Una delle scoperte più importanti dai tempi di Galileo" Sappiamo tutti, però, come è poi finita parecchi mesi dopo: con una clamorosa smentita ufficiale del tutto. E poi, a notizia pubblicata, addirittura altri scienziati illustri, come, ad esempio, una illustre astrofisica italiana, nonchè un illustre matematico italiano (molto noto in TV) presero posizione, in qualche modo, a favore dei neutrini tachionici; la prima, pare, sottolineando che la cosa poteva essere inquadrata nell’ambito del progresso della scienza che, dopo anni ed anni di convinzioni su fatti come quello della velocità limite della luce, stava, ad un certo punto, offrendo all’uomo la rivoluzione, lo sconvolgimento, del tutto plausibile e chiudendo con una sorta di : “Una scoperta clamorosa e totalmente inattesa che aprirebbe prospettive teoriche completamente nuove.” (ecc...) Non osservò, però, che la stessa aprirebbe le porte anche all’assurdo...da cui, quelle porte è meglio tenerle chiuse... Il secondo, sempre accogliendo la notizia dei neutrini superveloci, invece di prendere immediatamente le distanze, pare abbia dichiarato: “La relatività di Einstein non prevede affatto che la velocità della luce non possa essere superata! Lo si dice continuamente, ma questo non significa che sia vero. Ciò che la relatività prevede, è soltanto che ci debba essere una velocità limite che non può essere superata. Gli esperimenti, finora, sembravano indicare che questa velocità insuperabile fosse quella della luce nel vuoto, e forse dovremo cambiare espressione: invece di dire che non si può superare la velocità della luce, magari un giorno diremo che non si può superare quella dei neutrini.” Eh no. La natura lo dice eccome che la velocità limite deve essere c=299.792,458 km/s, pena il crollo di tutto l’elettromagnetismo, le cui leggi consolidate sono, ad esempio, alla base del funzionamento del PC tramite il quale voi state ora leggendo e tramite il quale egli ci ha reso nota la sua opinione in merito... Poi, a parte che il principio della velocità limite comparve forse già con Lorentz, prima di Einstein, ed in un contesto tutto elettromagnetico, tramite le sue trasformazioni e prima della relatività appunto; ma poi, la Teoria della Relatività Ristretta lo dice che la velocità limite deve essere c e non un’altra. A tal proposito, qui sotto, a pagina 3, nella mia trattazione intitolata "SULLA ILLUSORIETA’ DELLA FORZA MAGNETICA", viene data dimostrazione del fatto che la forza magnetica ha un chè di illusorio, perlomeno nella sua essenza, in quanto venne battezzata, dai pionieri dell’elettromagnetismo, con un nome a sè, ossia come "forza magnetica" appunto, ma ignorando, al tempo, che la stessa era invece, nè più, nè meno, che una pura forza elettrica di Coulomb, ossia nè più nè meno che una pura attrazione e/o repulsione "elettrica" tra cariche elettriche. E le vennero infatti assegnate linee di forza (magnetiche) speciali, distinte da quelle elettriche del campo elettrico. Sì, già con Maxwell si giunse alla consapevolezza che l’elettricità ed il magnetismo erano intimamente legati, nella misura in cui da uno si otteneva l’altro; le cariche elettriche in moto fanno comparire un campo magnetico ed una forza magnetica (nel vostro trapano di casa, ad esempio, all’interno del quale avviene la contrazione relativistica di Lorentz, quando lo utilizzate! E poi dicono che la Relatività è lontana dalla vita di tutti i giorni...); ed un campo magnetico variabile può indurre una corrente elettrica (nell’alternatore della vostra auto, ad esempio). Ma il segreto stava proprio qui: nel moto. E perché? Perché, come stiamo per vedere, col moto si ha la contrazione relativistica di Lorentz, ossia la variazione del distanziamento tra le cariche ELETTRICHE e, dunque, la variazione della densità di carica ELETTRICA, ossia la variazione della forza ELETTRICA ed a questo delta di forza ELETTRICA venne dato originariamente il nome di forza MAGNETICA. E cosa c’entra ciò con il valore della velocità limite? C’entra, in quanto questa corrispondenza tra forza elettrica e forza "magnetica" si corona solo ammettendo che la velocità limite sia a 0 0 c =1 e m (equazione 6, qui sotto), ossia proprio la velocità della luce nel vuoto c, e non un’altra. Supporre l’esistenza di un oggetto più veloce di c significa rinnegare la realtà elettromagnetica, ossia la realtà in generale. Ciò che non hanno invece chiaro certi illustri scienziati. In altre parole, se la natura davvero ci mettesse in mano un oggetto più veloce di c, allora noi potremmo utilizzarlo come strumento speciale per compiere misure di spazio e di tempo sulle cariche elettriche in moto, vanificando la sussistenza della contrazione di Lorentz (supportata appunto dalla velocità limite c, appunto vanificata da tale oggetto) e la sussistenza della forza magnetica, che è reale, sebbene elettrica anch’essa, nella sua vera essenza.

leggi tutto su:

http://www.scribd.com/doc/98810797/Neutrini-Superluminali-una-Notizia-Che-Non-Andava-Neanche-Proposta

Saluti e cordialità.

Leonardo Rubino.


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