Inviare un messaggio

In risposta a:
Appello

"Istituzioni pulite": a Roma catena umana e Notte della legalità

mercoledì 28 settembre 2011 di Emiliano Morrone
[...] Sentiamo il dovere, al di là di schieramenti, partiti, appartenenze, ideologie e ruoli, di sottolineare in concreto l’esigenza, per il popolo italiano, di istituzioni pulite; che non abbiano, cioè, rapporti con alcuna forma di criminalità organizzata. Questo vuol dire che occorre uscire fuori dell’ambito virtuale, fuori della rete, fuori di social network e blog, per una presenza libera e incisiva nella realtà [...]

Programma Notte (...)

In risposta a:

> "Istituzioni pulite" --- Mobilitazione continua. Oggi a Roma, appuntamento dalle 15 alle 18: al Pantheon contro la legge-bavaglio.

giovedì 29 settembre 2011

Oggi a Roma La manifestazione promossa da Comitato per la libertà dell’informazione, Cgil e Articolo 21 Le adesioni crescono di ora in ora. E intanto nasce la «Rete delle giornaliste libere autonome»

Intercettazioni: al Pantheon contro la legge-bavaglio

Appuntamento dalle 15 alle 18 per un provvedimento «chiaramente anticostituzionale» sulle intercettazioni. L’Idv: «Governo disposto a tutto pur di coprire le proprie malefatte». Anche l’Udc voterà contro.

di Roberto Brunelli (l’Unità, 29.09.2011)

Il Pantheon val bene una manifestazione contro il bavaglio. L’appuntamento è dalle 15 alle 18, per quella che si preannuncia come una protesta in grande stile contro il ddl intercettazioni che, tra le altre prelibatezze, contiene la cosiddetta norma «ammazza blog». Ieri pomeriggio il tam-tam era incessante: promossa dal «Comitato per la libertà e il diritto all’informazione», di ora in ora fioccano nuove adesioni, tra partiti, associazioni, gruppi di attivisti e anche singoli esponenti politici. Tra i promotori della nuova mobilitazione contro il «bavaglio ad personam», la Cgil, Libertà & Giustizia e Articolo 21, che al Pantheon distribuirà una sorta di giuramento di Ippocrate per i giornalisti e per chi si occupa di informazione: «Giuro che se e quando la legge bavaglio sarà approvata mi impegnerò a fare prevalere sempre e comunque il dovere di informare e il diritto di essere informati». La Federazione nazionale della stampa italiana spiega che l’intenzione è quella di dar vita ad un’iniziativa che «marchi a uomo» tutti i passaggi parlamentari del ddl Alfano sulle intercettazioni, nelle cui pieghe si equiparano blog e siti internet alle testate giornalistiche, introducendo, in materia di diritto di rettifica, scadenze e sanzioni molto pesanti.

Sulla natura del provvedimento su cui la maggioranza, con l’avvicinarsi del voto parlamentare, per ora sta andando a tentoni le valutazioni delle opposizioni convergono. Dice Leoluca Orlando, portavoce dell’Idv, «che il ddl intercettazioni ha l’unico scopo di nascondere le malefatte di questo esecutivo e per farlo è disposto a tutto. Anche privare i cittadini dei loro diritti». Dopo il Pd, che per primo aveva lanciato l’allarme intorno al disegno di legge, anche l’Udc sta valutando il proprio voto negativo, se il testo non sarà sostanzialmente modificato.

ALTRO CHE PRIVACY

Eh sì, perché non sfugge quasi a nessuno che qui si «manomettono diritti costituzionali», come ripete il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni. Secondo Fammoni «non esiste nessuna urgenza anche se viene strumentalmente dichiarata: questa legge è ferma da più di un anno in Parlamento e la si riesuma solo perchè si è creato l’ennesimo problema giudiziario per il premier. La tutela della privacy dei cittadini non c’entra nulla. La mobilitazione delle associazioni e la grande partecipazione dei cittadini contro leggi ad personam e per il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione hanno già dimostrato di contare e di produrre risultati. Tocca di nuovo a noi».

Il disegno di legge pare «un vecchio copione del Bagaglino», è la battuta amara di Claudio Fava. «L’unico rimedio che questo governo immagina per le proprie miserie politiche e giudiziarie è il bavaglio ai giornalisti», dice l’esponente di Sel, che sarà presente oggi al Pantheon. «Sarebbe utile che tutte le voci libere di questo Paese si facessero sentire, come hanno saputo spesso fare nel corso di questi ultimi due anni. Non è più tempo di aspettare. I colpi di coda di questa maggioranza si tradurranno in altrettante picconate al senso e alla decenza costituzionale». Angelo Bonelli, dei Verdi, fa notare che «la libertà di stampa e il diritto di cronaca sono pilastri delle democrazia moderne: il bavaglio alla libertà di stampa è una caratteristica dei regimi dittatoriali e non delle democrazie».

La mobilitazione è in pieno fermento. Per esempio, è nata ieri «Giulia», la Rete delle Giornaliste Unite Libere Autonome, che esordirà proprio oggi al Pantheon. «Le donne si legge in una nota hanno una lunga consuetudine con i bavagli, hanno dovuto lottare per conquistare il diritto a parlare e ad essere rispettate come persone, a non essere trattate come oggetti: e oggi tutto ciò viene messo in discussione. E invitiamo tutte le giornaliste a mobilitarsi con noi. Si vuole impedire ai cittadini di essere informati sulle inchieste e sugli indecorosi comportamenti dei politici che non hanno rispetto per le istituzioni che rappresentano. Si vorrebbe silenziare chi, facendo informazione, illumina un sistema di potere maschile che ha ridotto la donna a merce e tangente. Siamo indignate come donne e come giornaliste e siamo sin d’ora pronte alla disubbidienza civile».

Nel Pdl, intanto, la confusione è totale. Ora spunta un emendamento dell’azzurro Roberto Cassinelli per tentare di arginare il montare delle protesta. Il deputato propone fra le altre cose di distinguere fra i siti professionali, come quelli delle testate giornalistiche, che resteranno legati all’obbligo di rettifica entro 48 ore, e quelli amatoriali per i quali la scadenza diventa di 10 giorni e decorre dal momento in cui il blogger viene effettivamente a sapere della richiesta. Esclude la rettifica per i social network, precisa che la rettifica è dovuta «quando tecnicamente possibile», infine riduce le sanzioni pecuniarie. Difficile che le sue proposte saranno un granché apprezzate, oggi al Pantheon.


Intercettazioni, ipotesi fiducia

Blogger in piazza

di Dino Martirano (Corriere della Sera, 29.09.2011)

ROMA - Intercettazioni, la maggioranza è pronta all’affondo ricorrendo anche alla fiducia. La legge Alfano, riveduta e corretta con il divieto integrale di pubblicazione degli atti di indagine (anche per riassunto) previsto dal vecchio ddl Mastella, inizierà dunque il suo terzo passaggio parlamentare mercoledì 5 ottobre alla Camera con il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità. Poi, in tempi rapidissimi - visto che le opposizioni hanno otto ore di tempo per il dibattito - il governo darà il via libera all’emendamento del Pdl (ci stanno lavorando Niccolò Ghedini ed Enrico Costa) che elimina dal testo uscito dalla commissione presieduta da Giulia Bongiorno la possibilità di pubblicare atti di indagine almeno per riassunto. Via libera, poi, anche per la proposta di modifica presentata dal deputato Roberto Cassinelli (Pdl) che mira ad addolcire la norma «ammazza blog» introdotta al Senato per imporre alla Rete le regole sulla rettifica già in vigore per la stampa.

I dettagli del calendario sono stati discussi in una riunione convocata dal capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, alla quale hanno partecipato anche Marco Reguzzoni della Lega e Silvano Moffa dei Responsabili. «Si è parlato solo di calendario, di merito non mi occupo», ha detto il capogruppo del Carroccio. Mentre Moffa ha confermato l’innesto dell’articolo 1 del testo Mastella («black out» delle intercettazioni sui media fino alla sentenza d’appello): «Il ddl di Mastella era molto appropriato e i due testi non sono incompatibili». Cicchitto, infine, ha escluso rinvii sulle intercettazioni: «Decollano, probabilmente, la prossima settimana». E che tutto sia pronto lo dimostrerebbe anche l’agenda del ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, che ieri mattina è prima stato ricevuto dal capo dello Stato e poi ha incontrato a palazzo Grazioli il presidente del Consiglio e l’avvocato Niccolò Ghedini. Al Quirinale probabilmente Palma ha illustrato a Giorgio Napolitano il testo del discorso che lunedì prossimo terrà al Consiglio superiore della magistratura ma non è escluso che, nel corso del colloquio, il Guardasigilli abbia voluto fare anche il punto sulle iniziative legislative del governo e della maggioranza (intercettazioni, processo lungo, prescrizione breve, etc). Oggi alle 15, intanto, il popolo della Rete dà appuntamento a piazza del Pantheon per protestare contro la norma «ammazza blog» che prevede, tra l’altro, l’ammenda fino a 12 mila euro per i siti che non pubblicano entro le 48 ore la rettifica chiesta dall’interessato.


A Roma la manifestazione per la libertà di stampa. Numerose le adesioni, dal Pd a Fli alla Cgil

Oggi in piazza contro il bavaglio "Tornano alla carica, fermiamoli"

L’appuntamento dalle 15 alle 18 al Pantheon Forte mobilitazione su Internet

di Carmine Saviano (la Repubblica, 29.09.2011)

ROMA - Tutto è pronto. L’appuntamento è fissato per oggi pomeriggio in piazza del Pantheon, Roma, dalle 15 alle 18. Il popolo del No alla legge Bavaglio ritorna in piazza. Per protestare contro l’ennesima riproposizione del disegno di legge sulle intercettazioni, un «ricatto della maggioranza parlamentare alla democrazia italiana». E intorno al comitato promotore della manifestazione crescono le adesioni. Dai partiti del centrosinistra alle associazioni, dai cittadini ai blogger. Per restituire al mittente, ancora una volta, un provvedimento che rischia di abbassare la qualità democratica del Paese.

Tra i partiti, netta la posizione dell’Italia dei Valori. Antonio Di Pietro, annunciando la partecipazione alla manifestazione di oggi, commenta: «Anche se dovessero inserire tutto il ddl Mastella nel provvedimento, noi diremo "no" perché siamo contrari al bavaglio per la stampa». Per Claudio Fava, Sinistra Ecologia e Libertà, «sembra essere in un vecchio copione da Bagaglino: l’unico rimedio che questo governo immagina per le proprie miserie politiche e giudiziarie è il bavaglio ai giornalisti». In piazza del Pantheon ci saranno anche i Verdi, guidati dal presidente Angelo Bonelli, e la Federazione della Sinistra.

Se nel Partito democratico sono numerose le adesioni a titolo personale, non manca il sostegno dei finiani de Il Futurista e di Libertiamo. Proprio sui siti delle due associazioni sono numerosi gli articoli che criticano la «mancanza di ragionevolezza» dell’azione del governo. Scendono in campo anche la Cgil, Articolo 21, Libertà e Giustizia. La diffusione di materiali informativi e l’invito alla mobilitazione è costante. Per Roberto Natale, segretario della Fnsi, «è in questione il diritto dei cittadini di conoscere vicende di rilevanza pubblica. Non c’è nulla di privato se il presidente del Consiglio frequenta escort e faccendieri». Sul web la mobilitazione non perde d’intensità. Le iniziative sono tante e il popolo dei post-it ha ripreso le proprie attività a pieno regime. Su Repubblica. it le foto e i messaggi dei lettori continuano ad arrivare in modo incessante. Tra le ultime proposte il «post a rete unificata». Si tratta di diffondere sui social network un vademecum che mette in luce i punti critici del disegno di legge. «Perchè la nostra non è un’indignazione automatica, ma una protesta informata», scrive Arianna Ciccone sul sito del gruppo Valigia Blu.

Non solo. Da Agorà Digitale arriva la raccolta di firme per disinnescare il comma "ammazza-blog". L’idea è quella di inviare ai parlamentari una richiesta: firmare uno dei sette emendamenti, depositati sia da esponenti della maggioranza che dell’opposizione, che possono salvare la blogosfera italiana. Un «gesto di civiltà», perché internet «è e sarà una risorsa fondamentale per la nostra democrazia». In piazza del Pantheon interverranno anche le rappresentanti di Giulia, la Rete delle Giornaliste Unite Libere Autonome. «Le donne hanno una lunga consuetudine con i bavagli, hanno dovuto lottare per conquistare il diritto a parlare e a essere rispettate. Per questo aderiamo alla protesta».


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: