Settembre, caldo. Settembre caldo. E’ il 28 del 2011, a salvarne il ricordo. Dentro il palazzo l’ennesimo teatro. La Camera vota la sfiducia al ministro Saverio Romano, indagato per associazione mafiosa, con richiesta di rinvio a processo. Su Internet va la diretta web. I deputati della maggioranza s’appellano alle "guarantigie costituzionali", si dichiarano vittime di persecuzione nel mirino di magistrati, stampa, opposizioni e movimenti; tutti a giudizio. Ora i pm sono dei parlamentari: (...)
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