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PER LA DEMOCRAZIA REALE SUBITO: "DEMOCRACIA REAL YA"!!! CON LA SPAGNA DI "PUERTA DEL SOL"...

"INDIGNADOS" NELLE PIAZZE DI TUTTA LA TERRA. Al G20, in sintonia con il manager americano Black Rock, Mario Draghi sui giovani: «Ascoltare il loro appello», "Hanno ragione ad arrabbiarsi. Gli scontri al corteo? Un gran peccato"!!!

Sul tutto Draghi ha riconosciuto che "se siamo arrabbiati noi per la crisi figuriamoci loro che sono giovani, che hanno venti o trent’anni e sono senza prospettive".
giovedì 20 ottobre 2011 di Federico La Sala
[...] è stato lo stesso governatore Mario Draghi, futuro presidente della Bce, ad affermare di comprendere le ragioni dei manifestanti. [...] poco dopo a fargli eco è stato anche Timothy Geithner, segretario di Stato al Tesoro di quegli Stati Uniti dove la versione del movimento ha preso il nome "Occupy Wall Street" [...] Queste autorevoli espressioni di comprensione nei riguardi di questo movimenti, giungono dopo che negli ultimi giorni perfino da manager di alcuni dei maggiori fondi (...)

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> "INDIGNADOS" ..... a Roma, corteo a due facce. L’urlo dei ragazzi: "Dateci un futuro". Ma nella capitale scoppia la guerriglia: «Hanno oscurato la protesta» (di Giuseppe Bottero)

sabato 15 ottobre 2011


-  I RACCONTI CORRONO SUL WEB

-  "Sognavo Piazza Tahrir e Wall Street
-  mi sono trovato in mezzo al fuoco"

-  Su Twitter rabbia e delusione:
-  «Hanno oscurato la protesta»

di GIUSEPPE BOTTERO (La Stampa, 15.10.2011)

«Ho abbandonato il corteo. Wall street, Plaza de Cataluña e Piazza Tahir sono lontanissime». Paolo De Guidi, pacifista, per buona parte dell’anno gira il mondo con uno scooter, o a piedi. E’ un creativo, indignato davvero contro il governo e la cattiva politica. Ma oggi, dopo aver iniziato la marcia di Roma a «San Lorenzo» sotto «un sole glorioso» ha lasciato il serpentone. Deluso. Amareggiato. «Guerra, boati, gente che scappa in massa» racconta, come sempre, sul suo account Twitter. «Porto un cartello "keep calm and occupy everything" e mi sento tanto fuori posto. Questo non è #occupyrome è il solito triste corteo, la solita inutile fiera dei megafoni, il solito degrado».

Capita, in mezzo a migliaia di persone, di sentirsi solo: «Non ho notizie ma scommetto che siamo gli unici in Europa a far guerra. Mi vergogno d’esser qui». Però non è l’unico. Sono centinaia quelli gridano «basta violenza», «fermatevi». Eppure, per Paolo, il colpo d’occhio è desolante: «Pochi, disorganizzati, arroganti e provinciali».

I colpevoli? Gli incappucciati nero. I gruppi organizzati. In diretta racconta: «La manifestazione è divisa in spezzoni indipendenti. Ognuno corre per avere il suo striscione più in vista».

Da piazza della protesta virtuale Twitter si trasforma in raccoglitore di sfoghi. «Mi viene da piangere, l’Italia non è questa» dice Elena Schiavon. Da Londra rimbalzano le fotografie di Assange, da Roma quelle degli scontri. Confuso tra i manifestanti c’è Frankie Hi Nrg, il rapper: «Peccato quei caschi, quelle sciarpe, quei cappucci neri, vecchi e brutti.. Oggi siamo in piazza per portare bellezza» twitta dalla piazza. Francesco: «Sembra Genova 2001, forse anche peggio». Risponde Francesca Mazzuccato, scrittrice e blogger: «Restare senza parole va insieme a restare senza speranza».


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