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PER LA DEMOCRAZIA REALE SUBITO: "DEMOCRACIA REAL YA"!!! CON LA SPAGNA DI "PUERTA DEL SOL"...

"INDIGNADOS" NELLE PIAZZE DI TUTTA LA TERRA. Al G20, in sintonia con il manager americano Black Rock, Mario Draghi sui giovani: «Ascoltare il loro appello», "Hanno ragione ad arrabbiarsi. Gli scontri al corteo? Un gran peccato"!!!

Sul tutto Draghi ha riconosciuto che "se siamo arrabbiati noi per la crisi figuriamoci loro che sono giovani, che hanno venti o trent’anni e sono senza prospettive".
giovedì 20 ottobre 2011 di Federico La Sala
[...] è stato lo stesso governatore Mario Draghi, futuro presidente della Bce, ad affermare di comprendere le ragioni dei manifestanti. [...] poco dopo a fargli eco è stato anche Timothy Geithner, segretario di Stato al Tesoro di quegli Stati Uniti dove la versione del movimento ha preso il nome "Occupy Wall Street" [...] Queste autorevoli espressioni di comprensione nei riguardi di questo movimenti, giungono dopo che negli ultimi giorni perfino da manager di alcuni dei maggiori fondi (...)

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> "INDIGNADOS" ---- UNA NUOVA EPOCA (di Valentino Parlato)

domenica 16 ottobre 2011

UNA NUOVA EPOCA

di Valentino Parlato (Il manifesto, 16.10.2011)

Quella di ieri a Roma è stata una manifestazione storica, il segno di un possibile cambiamento d’epoca. Una manifestazione enorme, rappresentativa di tutto il paese (camminando nel corteo e in piazza si sentivano gli accenti di tutte le regioni italiane). E ancora, una manifestazione che si realizzava in contemporanea con tante altre nel mondo, in Europa e anche negli Usa, tutte concentrate sul cambiamento del modello di sviluppo, a sancire la crisi del liberalcapitalismo. Per dire che così non si può andare avanti, che la politica di oggi è arrivata a un punto morto e che ci vuole un’inversione di rotta, anche dei partiti politici, oggi ridotti alla sopravvivenza di sé stessi.

A Roma ci sono stati anche scontri con la polizia e manifestazioni di violenza. Meglio se non ci fossero state, ma nell’attuale contesto, con gli indici di disoccupazione giovanile ai vertici storici, era inevitabile che ci fossero. Aggiungerei: è bene, istruttivo che ci siano stati. Sono segni dell’urgenza di uscire da un presente che è la continuazione di un passato non ripetibile.

La manifestazione e le pressioni che essa esprime chiedono un rinnovamento della politica. È una sfida positiva agli attuali partiti di sinistra a uscire dal passato e prendere atto di quel che nel mondo è cambiato. La crisi attuale - più pesante, dicono in molti, di quella del 1929 - non può essere superata con i soliti strumenti. Negli Usa fu affrontata con il New Deal e in Italia e Germania, dove lo sbocco fu a destra, non con le privatizzazioni, ma con le nazionalizzazioni di banche e industrie. Ci ricordiamo dell’Iri, fondamentale nell’economia anche dopo la caduta del fascismo?

Quello che è accaduto ieri deve aprirci gli occhi e la mente. Non si può continuare a fare politica con le vecchie ricette. Ci dovranno essere cambiamenti anche nelle lotte sul lavoro e nel sindacato, e nella politica economica. Per concludere, vorrei ricordare che dopo il discorso di Sarteano anche un banchiere come Mario Draghi ha detto di capire le ragioni degli indignati. Forse siamo all’inizio di una nuova epoca.


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