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LA COSTITUZIONE, LE REGOLE DEL GIOCO, E I GIOCHI TRUCCATI

ARIA FRESCA E RISVEGLIO: UN’AGENDA DEL GOVERNO MONTI. "I primi tagli: iniziare dalla politica. Ecco dove". Un elenco di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella - a c. di Federico La Sala

L’Italia è diventata una Repubblica fondata sul conflitto d’interessi. Basta con presidenti del Consiglio proprietari di reti televisive, ma anche assessori alla salute titolari di aziende fornitrici della sanità pubblica, sottosegretari proprietari di società che gestiscono la pubblicità per i giornali, sindaci geometri che presiedono giunte che approvano i loro progetti, avvocati-assessori che fanno causa alla propria amministrazione.
lunedì 14 novembre 2011 di Federico La Sala
[...] Se valessero a Roma le regole americane, ci sarebbero 186 parlamentari «fuorilegge»: tutti coloro che, pagati per fare i deputati o i senatori fanno pure altri mestieri, moltiplicando i propri affari grazie alla politica. E sottraendo tempo al proprio impegno istituzionale. Ecco: copiamo gli americani [...]
LA LIBERTA’, LA "PAROLA" E LA "LINGUA" DELL’ITALIA, E IL COLPO DI STATO STRISCIANTE DEL PARTITO "FORZA ITALIA".
"PUBBLICITA’ PROGRESSO": L’ITALIA E LA FORZA DI UN MARCHIO (...)

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> CHIAREZZA E’ ANCORA DA FARE. ---- PER LA CHIAREZZA, PER LA LOTTA DA CONDURRE. CINQUE TESI (di Peppe Sini).

lunedì 14 novembre 2011

PER LA CHIAREZZA, PER LA LOTTA DA CONDURRE. CINQUE TESI

di Peppe Sini *

I. La caduta del governo Berlusconi non e’ la fine del berlusconismo.

II. Non solo: in Italia, in questi due decenni successivi al crollo dell’Urss, si e’ berlusconizzato pressoche’ l’intero ceto politico e l’intero panorama delle "macchine politiche" (e dei cosiddetti "movimenti" al seguito). Dal punto di osservazione di chi scrive queste righe ben poche differenze sostanziali vi sono su questioni decisive tra Berlusconi e coloro che in tv o nel web (dai media cosiddetti mainstream e da quelli pretesamente alternativi del machiavellismo degli stenterelli) vengono presentati come suoi avversari, in realta’ quasi sempre del tutto interni al suo universo di discorso, alla sua ideologia, alla sua pratica, al suo blocco storico.

III. La caduta del governo non e’ stata determinata dalla crisi economica o dalla speculazione finanziaria, ma dalla progressiva defezione di gruppi di berlusconiani in parlamento, guidati da caporioni non meno corrotti, neofascisti, razzisti o filomafiosi dei loro compari restati nelle stalle di Arcore.

IV. Cio’ per cui soprattutto occorreva battersi contro il governo Berlusconi non era cio’ di cui parlano i ricchi e parimenti famelici borghesi che ne condividono pienamente l’ideologia e la pratica avendo tuttavia l’accortezza dell’ipocrisia. Cio’ per cui soprattutto occorreva battersi contro il governo Berlusconi e’ stata la sua politica omicida: che si e’ concretizzata in primo luogo nella guerra assassina e nella persecuzione razzista.

La lotta - la lotta consapevolmente e concretamente nonviolenta - contro gli omicidi dei quali e’ consistita l’effettuale illegale politica guerriera e razzista dei governi italiani del ventennio berlusconiano, ebbene, questa lotta nonviolenta per il diritto alla vita di tutti gli esseri umani in pochi l’abbiamo condotta, quei pochi che l’abbiamo condotta anche quando lungo questo infame ventennio al governo c’era il cosiddetto centrosinistra, la cui subalternita’ e complicita’ con le scellerate scelte della guerra e del razzismo ha reso i suoi dirigenti nazionali tragicamente correi di quei crimini imprescrittibili, di quell’eversione dall’alto, di quelle uccisioni e persecuzioni.

V. Ergo la lotta consapevolmente e concretamente nonviolenta per salvare le vite, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani; la lotta per la pace che salva le vite, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani; la lotta per la legalita’ che salva le vite, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani; la lotta per la democrazia che salva le vite, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani, ebbene, questa lotta consapevolmente e concretamente nonviolenta e’ il nostro odierno fondamentale programma. Che e’ poi il nostro programma fondamentale di sempre, dalla conferenza di Zimmerwald del 1915 alla fondazione della prima Internazionale a Londra nel 1864.

E quindi concretamente, qui ed ora, i primari immediati obiettivi della nostra lotta sono:

-  che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine;

-  che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;

-  che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e’ concretizzato il colpo di stato razzista;

-  che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi e gli eserciti, per le guerre e le stragi;

-  che cessi immediatamente la devastazione della biosfera;

-  che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Vi e’ una sola umanita’.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

L’unica politica ragionevole e decente qui ed ora, in Italia ed ovunque, e’ la scelta della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.

*

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 739 del 14 novembre 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

-  Direttore responsabile: Peppe Sini.
-  Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it


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