Caro Antonio P.
quando i contursani e le contursane hanno saputo della scelta del luogo, hanno pensato subito che le ragioni non fossero casuali o solo logistiche, ma che fossero dettate da una bella e buona volontà - in nome di don Mariano Arciero (tornato a Contursi nel 1950) - di risanare le ferite di un momento terribile di tutta la comunità. Ma poi hanno dovuto ricredersi.
Incredibilmente, da parte dei due comitati, c’è stato silenzio assoluto su quanto accaduto nella "zona del Tufaro", nel 1959. La preoccupazione dominante è stata unicamente quella di mettere a punto la macchina organizzativa. Di tutto il resto, niente!
Che dire?! C’è solo da sperare che lo spirito di don Mariano Arciero li illumini alla grande! E che il 24 giuno 2012, la giornata della celebrazione della sua beatificazione, possa essere una giornata memorabile di rinnovamento civile e morale di tutta la comunità locale e di tutta la comunita religiosa (da quella parrocchiale a quella diocesana e a quella vaticana - vista anche la presenza del cardinale Angelo Amato alla cerimonia).
Grazie per l’intervento.
M. saluti,
Federico La Sala