L’annuncio del presidente del Consiglio Mario Monti. «Assistenza per le vittime di stragi»
Decisione concordata con Giorgio Napolitano. Milani: «Gesto di grande valore istituzionale»
Piazza della Loggia: «Le spese del processo a carico del governo»
Per la strage di Brescia il governo si farà carico delle spese processuali. Lo ha annunciato ieri sera il presidente del Consiglio Mario Monti. La decisione presa dopo aver sentito Napolitano.
di Pino Stoppon (l’Unità, 17.04.2012)
Quella decisione della Corte d’Assise d’Appello di Brescia era suonata come una beffa sommata al danno delle quattro assoluzioni che chiudevano così senza colpevoli il processo per la strage di Piazza della Loggia a trentotto anni dall’esplosione e dal sangue delle otto vittime rimaste in terra. Ci ha pensato così il governo a sanarla, dopo aver concordato l’intervento con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il Consiglio dei ministri, infatti, ha deciso di farsi carico di tutte le spese legali che invece, secondo la decisione della Corte, sarebbe toccato ai familiari delle otto vittime pagare. «Considerando che la presidenza del Consiglio si era costituita parte civile si legge infatti nel comunicato di Palazzo Chigi deve ritenersi che la condanna in solido delle parti civili al pagamento delle spese sia sostenuta legittimamente dal solo Stato, anche in virtù della vigente legislazione sulla tutela delle vittime del terrorismo». Uno status che si applica anche alle persone che hanno perso la vita in attentati terroristici.
TANTI GLI APPELLI AL GOVERNO
La decisione del premier Monti, arrivata nella tarda serata di ieri, raccoglie così i molti appelli che sono arrivati da sabato, dal momento della lettura da parte del presidente della Corte Enzo Platè. «Sarebbe bello se i partiti democratici, tutti insieme, pagassero le spese processuali il cui onere nella sentenza è caduto sulle spalle dei familiari delle vittime della strage aveva commentato a caldo Walter Veltroni Sarebbe un segnale di partecipazione verso le persone che più di ogni altro hanno sofferto e si sono battute per la ricerca della verità». Così, mentre sulla Rete si moltiplicavano gli appelli e Articolo21 lanciava una raccolta di firme per chiedere l’intervento del governo, la presidenza del Consiglio comunale di Bologna aveva deciso di devolvere una parte del proprio budget per costituire un fondo d’aiuto alle famiglie delle vittime. «Credo che un provvedimento d’urgenza sia la migliore risposta del governo e un segnale di vicinanza e solidarietà con le famiglie delle vittime della strage di Piazza della Loggia», spiegava ieri il deputato del Pd Paolo Corsini, ex sindaco di Brescia, che chiedeva al governo di intervenire con un decreto legge. «È insopportabile proseguiva Corsini che si sia ripresentata ancora una volta questa situazione, come è già accaduto dopo il processo per Piazza Fontana».
«Una beffa, è ridicolo, permettetemi di dirlo, che in questi processi che sono contro anche due uomini che rappresentavano lo Stato, si debbano anche pagare le spese processuali», aveva tuonato dopo la sentenza di assoluzione Manlio Milani, presidente dell’Associazione dei Caduti di Piazza della Loggia. Che ora, saputo della decisione del consiglio dei ministri, non può che essere soddisfatto. «Ritengo si tratti di un gesto molto importante e positivo spiega un atto di grande valenza istituzionale. Al tempo stesso, però aggiunge mi auguro che sia modificata al più presto la legge in modo che simili episodi non si ripetano ancora e venga così evitato uno screditamento delle istituzioni di cui davvero non c’è bisogno alcuno».