di Emiliano Morrone
Beppe Grillo ha il merito d’aver smosso e svecchiato la politica. Con il linguaggio che sappiamo: diretto, rabbioso, violento, di pancia. Da qui, però, non si può farne un messia o il Pericle della Repubblica digitale in cui si compiono verità e giustizia.
Per certo il suo vocabolario, il suo dire iperbolico urta spesso big di palazzo, che ne bandiscono parole e toni. È vero che i suoi attacchi al sistema sono ritenuti «feroci» e «inaccettabili» da figuri moralmente (...)
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