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IL VANGELO DI PAPA RATZINGER E DI TUTTI I VESCOVI E IL "PANE QUOTIDIANO" DEL "PADRE NOSTRO", VENDUTO A "CARO PREZZO", MOLTO CARO (= "CARITAS")!

ULTIMA CENA ED ECONOMIA VATICANA: LA CARESTIA AVANZA!!! Benedetto XVI "cambia la formula dell’Eucarestia"! «Il calice fu versato per molti», non «per tutti»!!! Note di Gian Guido Vecchi e di Armando Torno - a c. di Federico La Sala

EUCHARISTIA EVANGELICA E TRADIZIONE CATTOLICO-ROMANA. "Le parole della tradizione liturgica, comunque, riprendono il greco perì pollòn e il latino pro multis, che sono un calco del semitico la-rabbîm: il quale significa «per le moltitudini» o anche «per tutti». Tradurre con «molti» ci sembra improprio rispetto all’originale ebraico" (Armando Torno).
domenica 6 maggio 2012 di Federico La Sala
L’EU-CHARISTIA. "La parola «Eucaristia» deriva dal verbo greco «eu-charistèō/rendo grazie» che a sua volta proviene dall’avverbio augurale «eu-...-bene» e «chàirō-rallegrarsi/essere contento»" (Paolo Farinella, prete).
IL NOME DI DIO, SENZA GRAZIA ("CHARIS")! L’ERRORE FILOLOGICO E TEOLOGICO DI PAPA BENEDETTO XVI, NEL TITOLO DELLA SUA PRIMA ENCICLICA. Nel nome della "Tradizione"
FILOLOGIA E TEOLOGIA. UN CHIARIMENTO DI GIOVANNI PAOLO II SULLA "PORTA DELLA FEDE": LA PIENA DI GRAZIA, (...)

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> ULTIMA CENA ED ECONOMIA VATICANA: LA CARESTIA AVANZA!!! --- I VESCOVI STANNO DECIDENDO SE "PER TUTT" O "PER MOLTI".. I vescovi italiani preferiscono la vecchia formula

domenica 26 agosto 2012


I vescovi italiani preferiscono la vecchia formula

di Luigi Accattoli (Corriere della Sera, 26 agosto 2012)

Il dibattito sulla formula della consacrazione del vino nelle lingue moderne dura da quarant’anni. La questione è stata riproposta dal Papa l’aprile scorso sollecitando il passaggio dal «sangue sparso per tutti» al «sangue sparso per molti», perché si abbia una traduzione meno «interpretativa» e più letterale del latino pro vobis et pro multis.

Chi vuole mantenere «per tutti» esprime il timore che i fedeli non intendano correttamente il nuovo testo e lo interpretino nel senso di una «restrizione» del numero dei salvati. Sostiene inoltre che il polloi greco - che è all’origine del multis latino - non si oppone a «tutti» come il «molti» della nostra lingua e che dunque occorre tradurlo con una parola che resti «aperta» alla totalità.

Per primi si sono adeguati all’indicazione del Papa i vescovi ungheresi, seguiti da alcuni episcopati dell’America Latina e dagli anglofoni. Sono in arrivo - nel senso che si sono detti favorevoli al «molti» ma non è ancora pubblicato il nuovo Messale - tedeschi, spagnoli e portoghesi.

Gli italiani restano su una posizione di attaccamento al «tutti»: hanno votato a maggioranza per il suo mantenimento nel 2010. Ultimamente due studiosi hanno proposto una traduzione che echeggi quella francese, che in italiano verrebbe a suonare «per una moltitudine», o «per moltitudini immense»: sono Francesco Pieri, professore a Bologna di liturgia, e Silvio Barbaglia, professore di esegesi biblica a Novara. Il testo di Bruno Forte, vescovo e teologo, che pubblichiamo qui accanto e che invita ad accogliere l’indicazione papale, riequilibra le posizioni.


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