Caro Federico, sono d’accordo con la tua analisi. D’altronde, il cavaliere, ultimamente, affermava che l’"azienda Italia" non fosse di facile amministrazione. Non possiamo però dimenticare che Berlusconi non è un autentico politico, ma bensì un vero imprenditore e, come imprenditore, conosce benissimo le leggi del marketing (del "saper vendere" i propri prodotti o "idee"). Quindi, personalmente, non mi stupisce il suo atteggiamento. Il problema sorge quando il suo antagonista tenta di imitarlo e di usare le sue stesse strategie.
Nel marketing quello che conta è creare una categoria nella quale poter entrare per primo. È la legge della leadership:è meglio essere il primo che il migliore. Berlusconi è riuscito (grazie anche al suo potere mediatico) ad entrare per primo nella testa della gente, e convincerla che sarà lui l’artefice di quella Italia migliore, più competitiva, più moderna, più libera, più ricca, più giusta, ecc...E se FORZA ITALIA si conferma in queste ultime elezioni, di nuovo, il partito più grande del nostro Paese, significa che la gente ci crede per davvero ! Il marchio "Forza Italia" tenderà a conservare la sua leadership perchè è diventato il sinonimo di quelle promesse, di quei sogni che ogni italiano nutre: sogni di successo, di benessere, di serenità, di felicità. Ma non sono forse anche le parole dell’ultimo Prodi in campagna elettorale ?? Purtroppo il professore di Bologna è arrivato secondo. Troppo tardi ! Neil Armstrong fu il primo a camminare sulla luna. Chi fu il secondo ? George Washington fu il primo presidente degli USA. Chi fu il secondo? Indipendentemente dalla realtà dei fatti, nella mente della gente il primo arrivato è percepito come superiore. Non è forse la politica diventata oramai una battaglia di percezioni ?
Cari saluti.