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CHI INSEGNA A CHI CHE COSA COME?! QUESTIONE PEDAGOGICA E FILOSOFICA, TEOLOGICA E POLITICA

INSEGNAMENTO E COSTITUZIONE: "CHI INSEGNA AI MAESTRI E ALLE MAESTRE A INSEGNARE?"! Una nota - di Federico La Sala

Una ’risposta’ e un omaggio a una ragazza napoletana frequentante la classe prima della scuola media, incontrata a Certaldo, in occasione del “Premio Nazionale di Filosofia” (VI Edizione, 20.05.2012), che ha posto la domanda
venerdì 14 settembre 2012
SONNAMBULISMO STATO DI MINORITA’ E FILOSOFIA COME RIMOZIONE DELLA FACOLTA’ DI GIUDIZIO. Una ’lezione’ di un Enrico Berti, che non ha ancora il coraggio di dire ai nostri giovani che sono cittadini sovrani. Una sua riflessione
KANT E SAN PAOLO. COME IL BUON GIUDIZIO ("SECUNDA PETRI") VIENE (E VENNE) RIDOTTO IN STATO DI MINORITA’ DAL GIUDIZIO FALSO E BUGIARDO ("SECUNDA PAULI").
FOTO ACCANTO AL TITOLO: GIOVANNI BOCCACCIO.
CERTALDO: PREMIO NAZIONALE DI FILOSOFIA (VI EDIZIONE - LE FIGURE DEL (...)

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> INSEGNAMENTO E COSTITUZIONE --- INVALSI. Studenti boicottano. Alle Superiori 1 su 4 boicotta i ’quiz’.

mercoledì 13 maggio 2015

Test Invalsi, studenti boicottano. Faraone: ’Indecente’

Alle Superiori 1 su 4 boicotta i ’quiz’

di Redazione ANSA *

Oggi nuova giornata ’calda’ e ricca di appuntamenti sul fronte scuola: per le classi seconde delle scuole superiori torna l’annuale appuntamento con il test Invalsi, che gli studenti hanno boicottato; c’è poi lo sciopero dei Cobas che da sempre osteggiano "la scuola-quiz"; e a palazzo Chigi il governo incontra i leader di Cgil, Cisl e Uil. Per l’Esecutivo, oltre al ministro Giannini saranno presenti i ministri Boschi, Madia, Delrio e il sottosegretario De Vincenti. Domani il governo incontrerà anche le associazioni degli studenti e dei genitori. La settimana scorsa incontrando una delegazione del Pd i sindacati avevano sollecitato un confronto con l’esecutivo con il ddl Buonascuola che ha avuto l’ok dalla commissione Cultura della Camera e sta per approdare in Aula.

"Si può essere contro il governo, legittimo. Ma boicottare le prove #Invalsi è indecente. È ingiusto per i ragazzi". Lo scrive, su Twitter, il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone.

Oggi test Invalsi, a Superiori 1 su 4 lo boicotta - Oggi per le classi seconde delle scuole superiori torna l’annuale appuntamento con il test Invalsi. Ma non tutti saranno presenti. Secondo una ricerca di Skuola.net svolta su circa 2mila studenti, ben il 45% dei ragazzi dichiara che nella sua scuola ci saranno proteste contro la prova. E’ soprattutto tra i ragazzi del liceo che emerge questo dato, rilevato invece in misura minore tra gli studenti dei tecnici e professionali. L’indagine mette in evidenza che solo il 17% degli studenti delle superiori considera il test un modo utile per valutare la scuola e migliorarla. La restante percentuale non è soddisfatta dai contenuti e le modalità del test: circa 1 su 3 pensa che una prova unica nazionale non possa tenere conto dei diversi contesti, ma c’è anche chi è contrario al sistema dei quiz a crocette (15%) e chi vorrebbe che sia vietato usare la prova per un voto di rendimento (14%).

Inoltre, un buon 14% considera l’Invalsi totalmente inutile per via delle irregolarità che si verificano puntualmente a causa del boicottaggio di prof o studenti. Nonostante le critiche al test Invalsi, la ricerca di Skuola.net ha messo in luce tuttavia non poche lacune nella conoscenza del test da parte degli studenti. Ben 1 su 5 infatti non ha le idee chiare su cosa sia il test Invalsi e a cosa serva. Permangono gli stessi dubbi anche sul "Questionario dello studente", spesso al centro di polemiche per via delle domande sul contesto familiare e socio-economico degli studenti, seppure del tutto anonimo. Il 27% non capisce quale sia la sua funzione, e il 17% è del tutto contrario a dare informazioni di questo tipo all’Invalsi. Addirittura, il 18% dubita della correttezza dei suoi professori e crede che potrebbero "sbirciare" il foglio per altre finalità. Concentrando la ricerca sui ragazzi delle Superiori che hanno in calendario il test Invalsi per domani, circa 1 su 4 dichiara apertamente che non lo sosterrà. Il 20% perché contrario alla prova, il 6% perché sostiene che saranno i professori stessi a boicottare.

Riguardo al comportamento dei professori rispetto la prova Invalsi, non manca chi dichiara che il proprio insegnante abbia messo in opera altre forme di protesta: circa 1 su 10 dice che il prof ha chiesto agli studenti di non presentarsi alla prova. Il 5% invece sostiene che il proprio insegnante ha manifestato l’intenzione di lasciare copiare liberamente. Le opinioni sulla prova influiranno anche sulla preparazione degli studenti per il test Invalsi e sul suo svolgimento. Addirittura 1 su 2 dichiara che non studierà per il test, perché copierà o perché risponderà a caso. Questo, nonostante il fatto che ben il 36% degli studenti sappia perfettamente che la prova Invalsi comporterà un voto di rendimento sul registro. Addirittura, per quasi 1 su 4 il voto farà media. Più fortunato invece quel 13% che avrà un voto sul registro solo se la prova andrà bene.

Flash mob Rete studenti la scorsa notte davanti Miur - Flash mob la scorsa notte della Rete degli studenti davanti al Miur per denunciare che le prove Invalsi non valutano l’efficacia educativa della scuola pubblica sui ragazzi. "Oggi verranno somministrate, come ogni anno, - spiegano in una nota - le prove Invalsi alle classi delle scuole superiori, dei test a crocette finalizzate a vedere i risultati di apprendimento in diverse materie degli studenti italiani. Come ogni anno saremo davanti alle nostre scuole per dire ancora una volta che gli studenti e i loro traguardi non possono essere misurati con delle crocette".

"Questa notte abbiamo fatto un flash mob al Miur - afferma il portavoce nazionale Rete studenti medi Albero Irone - per portare all’attenzione pubblica la questione dei test Invalsi: il ruolo della scuola va molto oltre alla mera acquisizione di nozioni. Inoltre ogni anno vediamo come a causa di queste prove in molte scuole si blocchi completamente la didattica per fare una preparazione finalizzata esclusivamente alle Invalsi, falsando già di per sé i risultati. Il metodo del test a crocette non è assolutamente adeguato a dare uno spaccato completo riguardo le capacità degli studenti e nemmeno il questionario sulla condizione sociale di partenza è adeguato. Noi non siamo numeri e - conclude - non possono valutarci con delle crocette, una scuola buona per davvero si fa anche con la valutazione degli studenti!".

* ANSA,12.05.2015


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