di Andrea Succi
“Acqua bene comune!”, si urla ai quattro venti tralasciando la realtà: l’acqua non è più pubblica da anni, dal Dicembre del 1993 più precisamente, quando il Parlamento approvò la famosa legge Galli, che apriva il settore ai privati. Non a caso fu votata subito dopo Tangentopoli, quando c’era da ricostruire il rapporto di fiducia tra politica e impresa, in attesa di un salvatore che di lì a breve sarebbe arrivato.
Come ogni legge che si rispetti anche questa (...)
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