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PER LA CRITICA DELL’ECONOMIA POLITICA E DELLA TEOLOGIA "MAMMONICA"

L’ITALIA E LA PARTITA DECISIVA. Di che cosa dovrebbe parlare la politica oggi? "La partita della sinistra". Un’analisi di Alberto Burgio - a c. di Federico La Sala

Che cosa ci dice questo scenario esplosivo (crisi sociale, crisi finanziaria degli Stati, distruzione degli apparati produttivi, ripresa dei nazionalismi e delle tensioni internazionali e intercontinentali), mentre le classi dirigenti europee non accennano a ripensare le politiche praticate da trent’anni, responsabili del disastro?
lunedì 25 giugno 2012 di Federico La Sala
[...] Lo si è detto tante volte: siamo seduti su una polveriera, viaggiamo sul Titanic a poca distanza dall’iceberg. Ma ormai non c’è bisogno di Cassandre per sapere che non si tratta di esagerazioni. Per questo il discorso sul capitalismo - discorso concretamente politico, che evoca un’agenda di misure tese a ribaltare il dominio dei capitali sul lavoro e sulla società, e a restituire alla moneta la funzione di mediare socialmente la redistribuzione della ricchezza in modo da ridurre (...)

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> L’ITALIA E LA PARTITA DECISIVA. Di che cosa dovrebbe parlare la politica oggi? "La partita della sinistra". Un’analisi di Alberto Burgio - a c. di Federico La Sala

giovedì 5 luglio 2012
Condivido l’articolo di Burgio , ma ritengo che far ricadere le colpe della crisi della sinistra nella condanna del comunismo sia un poco riduttivo. La condanna del capitalismo non deve essere per forza associata a Marx e al comunismo, ed è proprio questo il problema. La sinistra rimasta affezionata all’idea ottocentesca di lotta di classe non ha voglia di incontrarsi con chi non vuol parlare di comunismo, e i movimenti che pur si dichiarano contro il capitalismo non vogliono saperne di incontrare i"comunisti" Insomma, problema ormai incancrenito della sinistra italiana, si spacca il capello in quattro e si perdono tutte le occasioni di riflessione e di rielaborazione del pensiero anticapitalista, anche accusando, in modo frettoloso, di populismo o di infantilismo politico ogni movimento di rivolta e di rivalsa della "massa" appellandosi a vecchi schemi di analisi ormai obsoleti. Bisogna immaginare nuovi modelli di "sviluppo" di più ampio respiro dando voce a tutti i movimenti che lavorano in questa direzione ( ambientalisti, associazioni, grillini e perfino "ricercatori" spirituali. Il mondo va ripensato, adesso.

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