Inviare un messaggio

In risposta a:
CINEMA, STORIA, E POLITICA ...

ABRAHAM LINCOLN E GLI STATI UNITI DI AMERICA, OGGI: LA LEZIONE DI STEVEN SPIELBERG. Incontro a Roma di Natalia Aspesi con il regista e Day-Lewis, il protagonista del colossal storico - a c. di Federico La Sala

domenica 20 gennaio 2013
[...] Durante una infuocata giornata del Congresso, un rappresentante degli stati confederati segregazionisti, grida: se libereremo gli schiavi, poi i neri pretenderanno il voto, e arriveranno a chiederlo anche le donne. Il congresso accoglie la ferale minaccia con orrore, il pubblico in sala ride. È un episodio vero?
Spielberg: "No, ce lo siamo inventati, ma le donne di quei tempi lo immaginavano, e infatti lottarono perché i neri lo ottenessero. Solo dopo, nel 1920 è stato firmato il 13° (...)

In risposta a:

> "ABRAHAM LINCOLN" E GLI STATI UNITI DI AMERICA, OGGI --- Clima, eguaglianza, diritti e accoglienza. Ecco la nuova era di Barack Obama (di Maurizio Molinari)

lunedì 21 gennaio 2013


-  Clima, eguaglianza, diritti e accoglienza
-  Ecco la nuova era di Barack Obama

-  Pochi attimi dopo aver giurato nelle mani di John Roberts, presidente della Corte Suprema, Obama si è rivolto alla folla del National Mall ripetendo più volte “We, the people”, le parole con cui inizia la Costituzione

-  Il presidente giura e si richiama ai Padri Fondatori: «Conservare la libertà richiede le azioni di tutti»

-  di Maurizio Molinari (La Stampa, 21.01.2013)

Con un discorso breve ma intenso il presidente Barack Obama ha chiesto all’America di «agire» per «portare nel presente» «valori e idee» dei Padri Fondatori della Repubblica americana, sottolineando le battaglia che ritiene decisive nei prossimi 4 anni: per la difesa del clima, l’eguaglianza dei diritti dei gay, l’accoglienza degli immigrati e la difesa democrazia nel mondo.

Pochi attimi dopo aver giurato nelle mani di John Roberts, presidente della Corte Suprema, Obama si è rivolto alla folla del National Mall ripetendo più volte “We, the people”, le parole con cui inizia la Costituzione. «Ciò che distingue l’America è il credo nell’uguaglianza fra tutti gli uomini» ha esordito, ricordando che “i patrioti del 1776 non si sono battuti per sostituire un re con i privilegi di pochi” e dunque resta l’uguaglianza il timone della nazione.

Da qui l’appello ai singoli cittadini perché «conservare la libertà collettiva richiede azioni di ogni individui» a cui spetta di «agire assieme, una nazione e un popolo». L’impegno per il nuovo quatriennato che inizia sono di «cogliere le possibilità illimitate» offerte «dalla fine di un decennio di guerre e l’inizio della ripresa».

Obama è a favore della «riduzione dei costi della Sanità e del deficit» ma non vuole smantellare l’impegno dello Stato federale per i cittadini perché «Medicare, Medicaid e Previdenza ci rafforzano». Le promesse riguardano i grandi temi: «Risponderemo alla minaccia dei cambiamenti climatici», «uguaglianza per i fratelli e le sorelle gay», «un metodo migliore per accogliere gli immigrati». E sulla politica estero l’impegno è a «restare l’ancora delle alleanze nel mondo», «sostenendo la democrazia dall’Asia all’Africa, dalle Americhe al Medio Oriente» nella convinzione che «una pace durevole non richiede una guerra perenne».

Nel finale ha ricordato Martin Luther King «che ci ha guidato in questo Mall» per terminare: «Portiamo la luce della libertà verso un incerto futuro».


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: