Il premio Nobel: non mi aspettavo un successo così
Dario Fo: Beppe vuole trattare con la sinistra il Pd deve ascoltarlo
Porteremo al potere tanti giovani preparati, che sapranno rinnovare l’Italia. Io li ho conosciuti da vicino
di Zita Dazzi (la Repubblica, 26.02.2013)
MILANO - «È una grande giornata, il segnale delle elezioni è straordinario». Il premio Nobel Dario Fo all’ora di cena è nella sua casa milanese, incollato alla televisione e non nasconde l’entusiasmo davanti ai risultati. «Il movimento Cinque stelle è il primo partito. E ora finalmente conterà in Parlamento. Potrà fare le leggi che cambieranno l’Italia e che nemmeno il Pd ha avuto il coraggio di fare quando era al Governo».
È sicuro che Grillo saprà fare buon uso dei suoi voti?
«Ma certo, lo conosco bene, io. Da anni. Porterà al potere tanti giovani preparati, che sapranno rinnovare l’Italia. Io li ho conosciuti da vicino. Non ho dato il mio voto senza informarmi. E parlando con Grillo dei suoi programmi, ho capito che solo loro possono garantire una vera rivoluzione. Non è vero che sono populisti: Berlusconi è populista. Orrendo. E bugiardo, con quelle promesse sull’Imu».
Si aspettava che i “grillini” prendessero tutti questi voti?
«A dire il vero nemmeno io mi aspettavo un successo così. Gli italiani hanno deciso di mandarli tutti a casa, questi che hanno governato per anni. Grillo e i nuovi eletti - giovani, intelligenti, preparati - sapranno trasformare l’Italia in una nazione civile».
Berlusconi sembrava spacciato e invece è tornato sulla scena. Non la preoccupa nemmeno questo?
«Certo, è sorprendente. Ma aspetto di vedere i risultati definitivi. Sarebbe grave se il suo risultato fosse confermato».
E del centrosinistra che non sfonda nemmeno dopo tutti gli scandali che hanno travolto Berlusconi, che pensa?
«Il Pd s’è ben guardato dal fare le leggi sul conflitto di interesse. Ha lasciato che Berlusconi facesse i provvedimenti ad personam che gli hanno garantito l’impunità. E questo gli elettori l’hanno capito».
Non pensa che il Paese diventerà ingovernabile?
«Affatto. Che cosa cambiava se il Pd prendeva più voti? Chi crede ancora in un partito che non ha fatto le leggi che potevano fermare Berlusconi?».
Che scenario politico vede adesso?
«Se il Pd pensa di allearsi con Monti si torna a votare. Se invece collabora con Grillo, le cose cambieranno. Cinque stelle è pronto a ragionare con la sinistra per fare le cose che gli italiani chiedono da anni».
Tipo?
«Per esempio, il taglio dell’esercito e della marina. Siamo l’unico Paese europeo che ancora spende per i cacciabombardieri, un’infamia».
E in Lombiardia? Il centrodestra è in vantaggio, rischia di diventare governatore Roberto Maroni.
«Speriamo di no. Io ho fatto il voto disgiunto per far passare Ambrosoli e sono convinto che tanti anche del movimento cinque stelle hanno fatto lo stesso ragionamento».