CONCORDATI O SOVRANITA’
STORIA DEI RAPPORTI TRA CHIESA E STATI *
Ernesto Rossi scriveva che il Vaticano era il più pericoloso centro della reazione mondiale, la chiesa cattolica ha sempre minacciato ogni libertà di coscienza, il Vaticano appoggiò Mussolini, Hitler, Franco, Salazar, Vichy, Pavelic, Peron, Pinochet, in generale tutte le dittature dei paesi cattolici, con le quali ha fatto un concordato.
Con questi concordati, gli Stati, per rafforzarsi, conferiscono alla Chiesa privilegi a spese del popolo; l’unità dello Stato e la sottomissione dei sudditi sono garantiti dalla polizia, dalla pubblica istruzione, dalla legge, dalla propaganda e dalle omissioni dei mezzi d’informazione fiancheggiatrici, dalla religione e dall’odio verso gli altri popoli.
Nel 325 Costantino, per assumere il controllo dell’impero, fece il primo concordato con la Chiesa Cattolica, facendola divenire religione privilegiata dell’impero, Teodosio I (378-395) rafforzò il monopolio religioso della chiesa; nel 781 Carlo Magno fece un’altro concordato, gettando le basi del potere temporale dei papi e dello Stato della Chiesa. Nel 1122 si fece il concordato di Worms, tra papa Callisto II e l’imperatore Enrico V, che pose termine alla lotta sulle investiture dei vescovi, durata sessant’anni, sulle quali imperatori e papi guadagnavano perché abituati a vendere le cariche.
Nel 1801 fece un concordato Napoleone I, nel 1853 Napoleone III, nel 1855 ne fece uno Francesco Giuseppe d’Austria, nel 1929 fu la volta di Benito Mussolini, nel 1933 di Adolf Hitler, nel 1940 di Salazar, nel 1953 di Francisco Franco. Lo scopo di questi concordati era il rafforzamento di regimi liberticidi, in cambio di privilegi concessi alla Chiesa.
* RIPRESA PARZIALE DA: