Parlamento, Boldrini presidente della Camera.
Al Senato Grasso la spunta su Schifani
Eletta a Montecitorio, con i soli voti del centrosinistra, la deputata di Sel. A Palazzo Madama l’ex procuratore nazionale antimafia vince il ballottaggio sul candidato del Pdl. Lista Civica ha annunciato scheda bianca, M5S si è diviso e la scelta di rimanere equidistante ha fatto scattare la prima contestazione interna. Al suo arrivo urla contro Berlusconi che replica a muso duro:"Vergognatevi" *
ROMA - Sono Piero Grasso e Laura Boldrini i due nuovi presidenti di Senato e Camera. L’ex procuratore nazionale antimafia è stato eletto al termine della quarta votazione, nel corso di un ballottaggio sul filo dell’ultimo voto con lo sfidante del Pdl Renato Schifani.
Un esito, quello di oggi, che sovverte tutte le indiscrezioni della vigilia, e segna un punto a favore del Pd. Non tanto perché il partito di Bersani ottiene il controllo di entrambe le camere, ma per la prova di innovazione data con la scelta di due nomi fuori dagli schemi della "vecchia politica". Non a caso il dilemma della scelta a Palazzo Madama tra Grasso e Schifani ha segnato un prima importante spaccatura tra i senatori del M5S. Dopo una lunga e tesa riunione, malgrado l’evidente diversità di profilo tra i due candidati, la decisione presa a maggioranza è stata quella di non appoggiare nessuno dei due, ma la scelta nel segreto dell’urna potrebbe essere stata disattesa da un certo numero di senatori, a cominciare da quelli eletti in Sicilia. Divisioni anche in Scelta civica, che alla fine ha deciso per la scheda bianca, ma non senza forti malumori interni.
Laura Boldrini, ex portavoce dell’Unhcr, è la terza donna a presiedere Montecitorio, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti. Il suo discorso, di rottura rispetto agli standard del passato, è stato molto applaudito, non solo dai banchi del centrosinistra ma anche dalle file del Movimento Cinque Stelle.
Contestazioni contro Berlusconi al momento del suo arrivo a Palazzo Madama. Dura replica del Cavaliere: "Vergognatevi"