Giubileo: il Papa e l’enciclica dei gesti
"Coerenza personale e prossimità pilastri dell’evangelizzazione"
di Redazione Ansa *
ROMA Testimonianza e coerenza personale, prossimità all’uomo di oggi, capacità di ascolto, umiltà nell’accettare e utilizzare i linguaggi dei social rinunciando - almeno in questo contesto - alle omelie e ai discorsi programmatici. L’esempio è contenuto nell’"enciclica dei gesti" che Papa Francesco sta scrivendo con il suo pontificato. E’ questa la ricetta per una rinnovata presenza evangelizzatrice dei cristiani sul web che suor Maria Antonia Chinello, della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione "Auxilium", ha offerto in occasione dell’ultimo dei sei "dialoghi" in diretta web su "Comunicazione e Misericordia", ciclo promosso dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei e dall’Associazione WebCattolici Italiani in preparazione alla 50/ma Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali di domenica prossima.
"La testimonianza è il fulcro dell’evangelizzazione di oggi - ha spiegato la religiosa salesiana e docente di comunicazione - ma si può dire che lo sia sempre stata. Oggi però l’evangelizzazione si trova ad operare in una cornice del tutto nuova, in una società globalizzata in continua ’rapidizzazione’ sommersa di parole e di notizie". In questo contesto la fede rischia di trovarsi "accantonata": "La fede cristiana non può più essere data per acquisita, ma deve essere rigenerata continuamente: il Papa ci richiama alla testimonianza, perché ciò che siamo lo riveliamo anche con le azioni, con le parole e con i gesti". E’ l’autenticità che premia: "Il mondo più che di maestri oggi ha bisogno di testimoni. Papa Francesco è sia maestro che testimone: dal 13 marzo del 2013 sta scrivendo un’enciclica dei gesti ispirati dalla misericordia, sotto i nostri occhi".