L’amaca
di Michele Serra (la Repubblica, 28.05.2013)
Il calo pauroso dei votanti dice che l’appeal della politica nel suo complesso (5Stelle comprese) è in irreparabile declino.
Ma dentro il quadro d’insieme il crollo del centrodestra, già ben delineato dai sei milioni e mezzo di voti in meno alle politiche, è devastante. E porta a farsi una domanda semplice semplice: come è possibile che Berlusconi, che ha portato il centrodestra italiano ai minimi storici, sia al governo del Paese? (Piccolo corollario: come è possibile che la Lega, con meno del 5 per cento dei voti, governi le tre maggiori regioni del Nord?). La risposta chiama in causa, impietosamente, la pavidità e la confusione della sinistra.
Nel momento della sua massima impopolarità, e del suo palpabile crollo elettorale (e le comunali sono andate perfino peggio), Berlusconi è stato letteralmente miracolato dai suoi avversari. Tutti. Il Pd che prima non è stato capace di eleggere un nuovo capo dello Stato, anzi un capo dello Stato nuovo; poi ha accettato l’irricevibile proposta delle larghe intese per sudditanza nei confronti del Quirinale, e irragionevole paura dei cambiamenti sociali e politici. E 5Stelle per non essersi sporcate le mani con la politica vera, e avere opposto al Pd solo uno sciocco muro di diffidenza e di scherno. Berlusconi ringrazia entrambi.