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A DON ANDREA GALLO E A TUTTA LA COMUNITA’ DI SAN BENEDETTO AL PORTO (GENOVA)

A DON ANDREA GALLO, PER SEMPRE. Note di Moni Ovadia, don Luigi Ciotti, Vinicio Capossela, Vito Mancuso, Oreste Pivetta, Gian Guido Vecchi.

In don Gallo si è compiuto il miracolo dell’ubiquità: lui è stato radicalmente cristiano e anche irriducibilmente cattolico, ma potrebbe anche essere ricordato come uno tzaddik chassidico, così come è stato un militante antifascista ed un laicissimo libero pensatore (Moni Ovadia).
lunedì 27 maggio 2013 di Federico La Sala
Il profeta di strada, profeta dei nostri tempi
di Moni Ovadia *
Don Andrea Gallo, mio fratello, ci ha lasciato. Io che non credo ma che conoscevo la sua forte fibra
e resistenza, pure fino all’ultimo ho sperato che il suo sorriso potesse fare il miracolo. Prete da
marciapiede come si è sempre definito, è stato uno dei sacerdoti più noti e più amati del nostro
sempre più disastrato Paese. Non solo per me, siamo in centinaia di migliaia di persone che da
sempre lo abbiamo sentito come un (...)

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> A DON ANDREA GALLO, PER SEMPRE. --- “Don Gallo, partigiano e servo degli ultimi”. Intervento di Alba Parietti, nell’ultima puntata di "Servizio Pubblico".

giovedì 25 giugno 2015

Servizio Pubblico, Alba Parietti: “Don Gallo, partigiano e servo degli ultimi”

“Mi chiamo Alba perché Alba è stata la prima città liberata dal nazifascismo”. Così Alba Parietti esordisce nel suo intervento nell’ultima puntata di Servizio Pubblico. E rende un commosso tributo al padre: “Dopo di lui, ho conosciuto un uomo che fumava il sigaro e aveva una faccia da attore. Anche lui era stato partigiano, come mio padre, nome in codice Nan. La sua voce e il suo modo di fare erano seducenti. Con lui potevi parlare di qualsiasi cosa, non ti sentivi mai giudicata. La sua vita era piena di prostitute, di trans, di drogati. Viveva immerso nel popolo della notte. E anche io sentivo il bisogno di chiamarlo e gli parlavo al telefono per ore. Il giorno del suo funerale, fuori dalla chiesa, mentre si celebrava la messa, arrivava il coro di “Bella ciao”. Quell’uomo si chiamava don Andrea Gallo. Lui è stato un servo, un servo degli ultimi”

* Cliccare qui, di seguito, per il video dell’intervento completo: Il Fatto, 19 giugno 2015


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