Dopo la veglia per la pace
di Enrico Peyretti *
Ho guardato su Tv 2000 tutta la veglia per la pace indetta da papa Francesco. La sua omelia essenziale e diretta, impegnativa: si potrà leggerla. Letture bibliche e altre, preghiere, silenzi, assai belli. Tutti i presenti seduti in sedie ordinate in tutta la grande piazza. Gente comune in abiti estivi correnti, almeno una donna con calzoncini cortissimi, come usa quest’anno. Immagine stantia la schiera di cardinali pittoreschi piazzati sul sagrato. Guardie svizzere: alcune disarmate, altre con una specie di alabarda, che è pur sempre un’arma. Ha avuto buon gioco il ministro (della difesa militare) Mauro nel dire (su GR1 dopo le 23) che però il papa era protetto da agenti armati, come in questi casi. Ma il rosario (in buona forma biblica) e soprattutto l’adorazione e benedizione eucaristica, che non ha più vero senso liturgico dopo il Concilio, mi hanno lasciato perplesso: ho visto riti (per nulla ecumenici; persino l’ombrellino e il piviale-pluviale-impermeabile senza pioggia!) che non vedevo dall’infanzia! Questo aspetto poteva essere pensato meglio. Buona notte!
Enrico Peyretti