L’EUROPA DEL 1616, LA "GIORNATA DEL LIBRO SPAGNOLO" (1926/1931), LA MEMORIA DI SAN GIORGIO E LA ROSA. STORIA, STORIOGRAFIA E ANTROPOLOGIA...
LA LUNGA ONDA DEL #RINASCIMENTO. SE "Nel lontano 23 aprile 1616 morirono tre maestri della scrittura mondiale come William #Shakespeare, Miguel de #Cervantes e il peruviano Inca Garcilaso de la #Vega ", forse, è ALTRETTANTO VERO CHE IN EUROPA SI CHIUDEVA UN’EPOCA di grandi e difficili tentativi di realizzare una visione unitaria: paradossalmente, nel #RegnodiNapoli, vicereame spagnolo, ai confini del feudo del "#Principe di #Eboli", collaboratore di Filippo II, e amico di Teresa d’Avila, nel 1613, a #Contursi Terme (#Salerno), i Carmelitani Scalzi dedicano una Chiesa a "Maria S.S. del Carmine" e affrescano la chiesa con le figure di 12 Sibille.
PURTROPPO, COME SI SA, nel 1618 fino al 1648, prende il via la Guerra dei Trent’Anni, e, "PROSEGUENDO", all’indomani della #GrandeGuerra, la #Prima #GuerraMondiale, e al diffondersi delle ideologie totalitarie, "il 6 febbraio 1926 re Alfonso XIII promulgó un decreto con cui veniva istituita la Giornatadel libro #spagnolo. La data prescelta fu il 7 ottobre, ma dal 1931 è stata spostata al 23 aprile, festa di san Giorgio. Nel giorno di san Giorgio ogni uomo dona una rosa alla sua donna. Così ancora oggi i librai della Catalogna usano regalare una #rosa per ogni libro venduto il 23 aprile." (Ruggiero Doronzo).