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PIANETA TERRA. Africa...

EBOLA: E’ ALLARME. La situazione sta facendo innalzare il livello dei timori anche in Europa.

Ebola fa paura, l’Oms: "In Africa superati i 1300 casi, 57 morti negli ultimi 4 giorni". Il Ministero della Salute: "Nessun rischio per l’Italia".
giovedì 31 luglio 2014 di Federico La Sala
[...] Per le statistiche resterà solo una delle centinaia di vittime che Ebola sta mietendo in Africa. Ma non in Sierra Leone, dove Sheik Umar Khan, 39 anni, era un eroe nazionale, tanto che la notizia della sua morte ha gettato un intero Paese nello sconforto. Da mesi, mai risparmiandosi, nell’ospedale di Kenema si batteva per salvare quante più vittime del terribile virus che conosceva benissimo (era virologo), sapendo che sono pochissime le speranze che lascia a chi ne viene infettato. (...)

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> EBOLA: E’ ALLARME. --- Primo caso per un cittadino italiano: è un medico di Emergency risultato positivo al virus in Sierra Leone.

lunedì 24 novembre 2014

Ebola, primo italiano contagiato: è un medico di Emergency

E’ risultato positivo al virus in Sierra Leone. Arriverà stanotte in Italia *

Primo caso di Ebola per un cittadino italiano: è un medico di Emergency risultato positivo al virus in Sierra Leone. Giungerà stanotte in Italia e verrà ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma. Sono state immediatamente attivate l’Unità di crisi della Farnesina e l’Aeronautica Militare per le conseguenti attività operative ed il trasferimento del paziente presso l’Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani.

L’atterraggio all’aeroporto militare di Pratica di Mare del medico italiano è previsto nella notte tra oggi e domani, intorno alle 4. Il paziente verrà prelevato in Sierra Leone da un aereo KC 767 dell’Aeronautica, con a bordo personale specializzato, già decollato da Pratica di mare e farà rientro in nottata nella stessa base, dove ad attendere l’’uomo ci sarà un’ambulanza dell’ospedale Spallanzani, per il successivo ricovero.

L’aereo Kc 7667 dell’Aeronautica militare è dotato di una barella chiusa - denominata "Aircraft Transit Isolators" (Ati) - impiegata appositamente per il trasporto via aerea di pazienti colpiti da patologie infettive altamente contagiose e diffusibili, tra le quali ad esempio le febbri emorragiche, la Sars, il colera e, appunto, l’Ebola. A bordo del velivolo anche una ’Unita’ di isolamento aeromedico’, cioè un team della stessa Aeronautica composto da ufficiali medici e infermieri addestrati a questo tipo di emergenze e ad ogni tipo di trasporto in condizioni di bio-contenimento. Questo tipo di attività è considerata una nicchia di eccellenza dell’Aeronautica, che vi dedica numerose esercitazioni, l’ultima delle quali si è svolta solo un paio di settimane fa a Milano.

’’Abbiamo avuto nel pomeriggio di ieri notizia dall’ONG Emergency di un medico italiano positivo al virus Ebola in Sierra Leone’’, annuncia il ministero della Salute. ’’Sono state immediatamente attivate - spiega il dicastero - l’Unità di crisi della Farnesina e l’Aeronautica Militare per le conseguenti attività operative ed il trasferimento del paziente presso l’Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani’’. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, d’intesa con il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa, il Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e il Ministro dell’Interno, ’’ha dato disposizioni immediate per organizzare il trasferimento e il trattamento del medico italiano con trasporto ad alto biocontenimento’’. Il medico di Emergency, rende noto il ministero, ’’arriverà in Italia durante la nottata. Sono state predisposte tutte le misure per garantire il trasporto e il ricovero del paziente in massima sicurezza e iniziare tempestivamente il trattamento clinico’’.

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, d’intesa con il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa, il Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e il Ministro dell’Interno, ha dato disposizioni immediate per organizzare il trasferimento e il trattamento del medico italiano con trasporto ad alto biocontenimento. "Mi sento di rassicurare la famiglia che il nostro medico sta bene - fa sapere il ministro - non ha avuto febbre o altri sintomi durante la notte, stamattina ha fatto colazione e continua a bere in maniera autonoma, esprimo la mia vicinanza a lui e alla famiglia e assicuro che il governo italiano tutto è al fianco del nostro connazionale”.

E’ in buone condizioni il medico italiano di Emergency che lavora presso il Centro per malati di Ebola di Lakka in Sierra Leone e che ha sviluppato sintomi di Ebola. lo rende noto l’organizzazione. Il medico partirà oggi dalla Sierra Leone: in accordo con i ministeri della Salute e degli Esteri è stata organizzata un’evacuazione sanitaria verso l’Italia. Emergency assicura che tutto lo staff del Centro segue una formazione specifica sui protocolli di protezione per evitare il contagio e la diffusione del virus. Emergency precisa tuttavia che "nessun intervento sanitario in un’epidemia così grave può essere considerato completamente privo di rischi". In Sierra Leone, spiega l’organizzazione medico-umanitaria, la situazione è drammatica: l’epidemia continua a espandersi con oltre 100 nuovi casi al giorno. Emergency ricorda i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui sono oltre 5.000 i malati di Ebola nel Paese, ma i dati reali potrebbero essere molto più alti. Infine, l’organizzazione di Gino Strada fa sapere che "per rispetto della privacy del collega e della sua famiglia" per ora non rilascerà altre dichiarazioni.

* ANSA, 24 novembre 2014


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