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ASTRONOMIA E FILOSOFIA: LA COMETA 67 P. «Oggi osserviamo i dettagli di un oggetto primordiale, che ha visto l’inizio della formazione del Sistema Solare»

La sonda "Rosetta" e la Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Novità dal Cosmo

Le prime “cartoline” inviate oggi dalla sonda Rosetta non hanno deluso le attese (...) è «un salto epocale» rispetto alla missione Giotto, che nel 1986 salutò la cometa di Halley.
giovedì 7 agosto 2014 di Federico La Sala
[...] L’avventura, comunque, è agli inizi: fino al 20 agosto Rosetta continuerà a catturare immagini dalla distanza di circa 100 chilometri, alla quale si trova attualmente; poi si avvicinerà di 50 chilometri e dalle immagini che invierà allora arriveranno nuove sorprese.
LA VIA DI KANT (...) Note per una rilettura della “Storia universale della natura e teoria del cielo”.

Rosetta incrocia la cometa Ecco le immagini (...)

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> La sonda "Rosetta" e la Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. --- Esplorazione cometaria. Rosetta: incertezza sino alla fine. Il lander potrebbe «rimbalzare» sulla superficie

mercoledì 12 novembre 2014

Il lander potrebbe «rimbalzare» sulla superficie della cometa

Rosetta: incertezza sino alla fine

«Non sappiamo se funzionerà il razzo che deve spingere Philae verso la superficie quando la sonda si ancora al suolo. Speriamo sia solo il segnale errato di un sensore»

di Giovanni Caprara *

Ore di apprensione per lo sbarco di Philae sulla cometa Churyomov/Gerasimenko. «Non sappiamo se funzionerà il motore a razzo che deve spingere Philae verso la superficie mentre l’arpione si conficca nel suolo ancorandola con sicurezza. Se non si attiva, Philae potrebbe rimbalzare e andare anche perduto». Paolo Ferri direttore delle operazioni interplanetarie al centro Esoc dell’Esa a Darmstadt (Germania) spiega con toni preoccupati la mancata conferma di funzionamento di un sistema essenziale per garantire lo sbarco sul nucleo cometario, il primo mai tentato nella storia dell’esplorazione spaziale.

«Darmstadt, c’è un problema»

Il problema potenziale sta in una valvola che doveva aprirsi per lasciar passare il gas che alimenta il propulsore. Si è provato anche il sistema di riserva, ma anch’esso è rimasto silenzioso. «A questo punto», nota Ferri, «speriamo solo che si tratti di un sensore che non funziona, il quale avrebbe dovuto dirci che tutto procedeva bene. Intanto siamo soddisfattissimi per le operazioni di distacco di Philae dalla sonda madre Rosetta avvenuto senza alcuna difficoltà, consentendo alla stessa sonda di proseguire nella sua missione intorno all’astro con la coda».

Esplorazione cometaria

L’esplorazione cometaria è uno dei campi di maggior successo dell’esplorazione interplanetaria dell’agenzia spaziale europea. Nel 1986 la sonda Giotto si avvicinava alla cometa di Halley «sfiorandola» da appena 596 chilometri, fotografando per la prima volta il nucleo dell’astro e analizzando gas e polveri che uscivano copiose. Le comete sono oggi una frontiera di ricerca entusiasmante per conoscere le origini del sistema solare di cui sono le tracce, indagare la loro natura e comprendere se possono aver contribuito alla nascita della vita sulla Terra come alcuni scienziati sostengono.

* * Corriere della Sera, 12 novembre 2014 | 12:28


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