Violando l’adagio ’tra moglie e marito non mettere dito’, mi permetto di fare una considerazione personale. Stirner è stato guardato con disprezzo da Chiesa e Stato che hanno l’abitudine - in passato in modo schietto, oggi con sistemi meno evidenti - di catalogare, indicizzare, chiosare (si consideri Pasolini!). Stirner è uno dei tanti. Dico questo: è obbligo di ognuno (specie del credente) ricercare e valutare al di là dei dogmi, nulla mettendo in pericolo le convinzioni o la fede. Stirner è un pensatore scandaloso, semplicemente. Un ribelle interiore, un inquieto teorico, un filosofo che non predica l’egoismo nell’accezione corrente, ma una filosofia unica perchè profonda, condivisione a parte. Essa non contrasta affatto con la fede, la quale, collocandosi su un altro piano, non teme nessun pensiero, se non l’ovvietà, il compromesso, l’indifferenza di cui Stirner stesso fu vittima, muorendo nella povertà, nei debiti e nell’oblio.
Saluti al Prof. La sala e a Biasi e viva la rivolta interiore
Vincenzo Tiano