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LA LUCE, LA TERRA, E LA LINEA DELLA BELLEZZA: LA MENTE ACCOGLIENTE. "Note per una epistemologia genesica" - di Federico La Sala

sabato 19 gennaio 2019
Note per una epistemologia genesica
Ai poeti ‘lunatici’ e ai filosofi ‘solari’ - un’indicazione sulla giusta rivoluzione *
di Federico La Sala ("Dismisura", Anno XIX - N. 100/103, Gennaio-Settembre 1990, pp. 16-17; Federico La Sala, "La mente accogliente. Tracce per una svolta antropologica", Antonio Pellicani editore, Roma 1991, pp. 198-200)
A partire dal nostro cielo e dalla nostra terra.
Noi abitiamo, noi siamo - insieme con la Terra, terra
e cielo.
Non siamo la luce, e non abbiamo (...)

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> LA LUCE, LA TERRA. "Note per una epistemologia genesica" --- Le periodiche variazioni dell’orbita terrestre influiscono sul clima. La prova dell’esistenza di questo fenomeno è ’scritta’ in antichi sedimenti.

venerdì 11 maggio 2018

Il clima ’ritmato’ da variazioni periodiche dell’orbita terrestre

Causate da venere e Giove, sono rimaste impresse nelle rocce

      • Le periodiche variazioni dell’orbita terrestre influiscono sul clima © ANSA/Ansa

di Redazione ANSA *

Il clima sulla Terra è influenzato dalle periodiche variazioni dell’orbita terrestre, che ogni 405.000 anni diventa un po’ più ellittica a causa dell’attrazione gravitazionale esercitata dal pianeta più vicino, Venere, e dal ’gigante’ del Sistema solare, Giove. La prova dell’esistenza di questo fenomeno è ’scritta’ in antichi sedimenti risalenti ad oltre 200 milioni di anni fa e ritrovati nel cuore del deserto dell’Arizona. Descritti sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) da un gruppo di ricerca coordinato dalla Rutgers University del New Jersey, potranno essere usati come un ’orologio geologico’ per ricalcolare con maggiore precisione la storia del nostro pianeta e delle sue forme di vita.

"Si tratta di un risultato sorprendente - spiega il primo autore dello studio, Dennis V. Kent - perché questo lungo ciclo, che finora era stato previsto per un periodo di 50 milioni di anni sulla base dei movimenti planetari, viene così confermato per almeno 215 milioni di anni". Questo significa che era attivo già prima della comparsa dei dinosauri e che lo è ancora oggi: secondo i calcoli saremmo a metà del ciclo, nella fase in cui l’orbita è meno ellittica. Fra 202.500 anni, quando l’eccentricità tornerà ad essere massima, diventeranno più evidenti le differenze tra le stagioni, con le estati più calde, gli inverni più freddi, i periodi di secca più siccitosi e i periodi umidi più ricchi di precipitazioni.

* ANSA 11 maggio 2018


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