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REGIONE CALABRIA

COSENZA. La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, è morta.

Secondo quanto si è appreso avrebbe avuto un malore. La presidente da anni era malata di cancro. Ieri aveva avuto incontri politici a Cosenza. Prima donna presidente della Regione Calabria, la Santelli era stata proclamata il 15 febbraio 2020.
giovedì 15 ottobre 2020 di Federico La Sala
Morta Jole Santelli, presidente della Regione Calabria
Aveva 52 anni, da anni era malata di cancro
di Redazione ANSA *
La presidente della Regione Calabria Jole Santelli, 52 anni, è morta la notte scorsa nella sua abitazione, a Cosenza. La notizia è stata confermata dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto a da persone a lei vicine.
Secondo quanto si è appreso avrebbe avuto un malore. La presidente da anni era malata di cancro. Ieri aveva avuto incontri politici a Cosenza. Prima donna (...)

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> COSENZA. Morta la presidente della Calabria Jole Santelli, il cordoglio della politica. I funerali saranno celebrati domani, venerdì 16 ottobre, nella chiesa di San Nicola (di Vincenzo R. Spagnolo).

giovedì 15 ottobre 2020

Il lutto.

Morta la presidente della Calabria Jole Santelli, il cordoglio della politica

Trovata nella sua abitazione. 51 anni, era malata da tempo di tumore, ma le cause del decesso potrebbero essere di natura cardiaca. Le condoglianze dei vescovi

di Vincenzo R. Spagnolo (Avvenire, giovedì 15 ottobre 2020)

«Glielo dico con sincerità. No, non ho avuto paura per me stessa. Neanche un po’. Quando hai sulle spalle la responsabilità di un’intera regione, la paura non te la puoi permettere. Come non puoi permetterti di stare chiusa in casa. La politica regionale si fa andando in Regione, non stando a casa. E io, infatti, sono stata là, alla mia scrivania». Così a maggio, in piena emergenza Covid, Jole Santelli confidava, intervistata dal Corriere della Sera, la sua capacità di far convivere la responsabilità politica di governatrice della Calabria con le difficoltà legate alla malattia, un tumore, per cui era in cura da anni, e alle precauzioni da osservare per limitare i rischi di contagio. Ostacoli affrontati col coraggio che la contraddistingueva, coraggio col quale aveva affrontato la campagna elettorale e poi la proclamazione a febbraio, dopo essere stata eletta il 26 gennaio come candidata del centrodestra, incassando il 55% dei voti e diventando la prima donna presidente della Regione Calabria.

La notte scorsa, per un malore forse di natura cardiocircolatoria ma ancora da accertare, il cuore coraggioso di Jole Santelli si è fermato. Lo avrebbe scoperto una familiare, recandosi a casa sua. Aveva 51 anni. «Si è spenta serenamente questa notte nella sua casa di Cosenza», si legge in una nota della Regione Calabria. La notizia, diffusa stamani dai siti dei quotidiani locali, ha scosso l’intera regione e la politica nazionale, generando profondo cordoglio.

Anche i vescovi calabresi hanno voluto esprimere le loro condoglianze: "La notizia della prematura scomparsa della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, addolora profondamente tutti i calabresi e suscita un sentimento di profonda tristezza di fronte a una vita strappata così presto alla terra", si olegge nella nota firmata dal presidente dei vescovi di Calabria, monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace. "I vescovi calabresi - prosegue la nota - manifestano il loro cordoglio ed esprimono le più sentite condoglianze ai familiari, parenti ed amici, accompagnate dalla preghiera di suffragio perché Dio, per intercessione della Beata Vergine Maria, ottenga alla carissima Jole di contemplare la luce del volto di Cristo e irradiarla sul volto di chi l’ha amata e apprezzata e continua ad amarla nell’orizzonte del Risorto che vince la morte".

I funerali di Jole Santelli saranno celebrati domani, venerdì 16 ottobre, nella chiesa di San Nicola a Cosenza, secondo quanto fatto trapelare da Forza Italia.

La sua scomparsa apre una fase di incertezza politica: la giunta potrebbe continuare a governare, con la reggenza del vicepresidente, oppure dimettersi e portare all’indizione di nuove elezioni.

In queste settimane, raccontano i suoi collaboratori, Santelli aveva lavorato come sempre, spesso fino a tarda ora, anzitutto sul fronte del contenimento della diffusione del Coronavirus in Calabria, senza apparire affaticata. Nei giorni scorsi aveva presentato alla Cittadella della Regione Giovanni Minoli, come nuovo direttore della Calabria film Commission. E ancora ieri sera, a quanto pare, aveva aveva rilasciato un’intervistata al quotidiano tedesco Die Welt. "Era una combattente" dicono i suoi collaboratori, affranti.

"Pasionaria" della politica

Aveva solo 51 anni, ma Santelli aveva già maturato un lungo cursus honorum politico e istituzionale. Laureata in giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, aveva svolto la pratica da avvocato negli studi di Tina Lagostena Bassi, Vincenzo Siniscalchi e Cesare Previti. Iscritta a Forza Italia dal 1994, anno della sua fondazione, è stata eletta per la prima volta in Parlamento nel 2001, come deputata, per poi essere rieletta in ogni successiva tornata elettorale delle Politiche, per cinque legislature. A Roma ha rivestito incarichi istituzionali, come vicepresidente della Commissione antimafia, e di governo, come sottosegretario alla Giustizia (dal 2001 al 2006) nel secondo e terzo governo Berlusconi, e sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali nel governo guidato da Enrico Letta. In Calabria, è stata vicesindaco e assessore al Comune di Cosenza nella giunta di Mario Occhiuto, dal 2016 fino al 9 dicembre, quando si è dimessa per candidarsi alle Regionali. Nonostante la malattia, non si è mai risparmiata nell’attività politica, fra riunioni di lavoro e incontri con cittadini ed elettori. Un impegno accorato che, divergenze politiche e ideologiche a parte, le veniva riconosciuto, tanto che era nota come la "pasionaria" azzurra.

Lo scenario: al voto o la giunta prosegue?

L’inattesa scomparsa della presidente apre una fase di incertezza politica. Non è chiaro se si andrà al voto per eleggere un nuovo presidente, anche per via di un precedente di peso. Sei anni fa, l’allora governatore calabrese Giuseppe Scopelliti si dimise, in seguito alla condanna per abuso e falso e al conseguente divieto di continuare in carica, previsto dalla legge Severino. Ma il suo incarico fu rivestito, fino al termine della legislatura, dalla vice presidente Antonella Stasi. Non è detto tuttavia che la situazione si ripeta. Nel frattempo, il governo della Regione passa in mano al vicepresidente Antonino Spirlì, esponente della Lega balzato nei giorni scorsi ai (dis)onori delle cronache per espressioni ingiuriose sugli omosessuali e le persone di colore. La prima emergenza, sul tavolo della giunta, resta quella di contenere gli effetti della pandemia, sia sul piano sanitario che su quello economico e sociale.

Il cordoglio unanime della politica

La notizia della morte di Jole Santelli ha generato un profondo e unanime cordoglio del mondo politico, nazionale e locale. "Una perdita dolorosa! La scomparsa di Jole Santelli è una ferita profonda per la Calabria e per le Istituzioni tutte. Il mio pensiero commosso e le più sentite condoglianze ai suoi familiari”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il Senato e la Camera hanno osservato un minuto di silenzio e la Conferenza Stato-Regioni è stata annullata in segno di lutto. La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati parla di una “grande donna, che è stata per tutti noi una grande testimonianza di coraggio e di servizio alla comunità”. Sconcerto e tristezza nel centrodestra, coi leader di Lega e Fratelli d’Italia Matteo Salvini e Giorgia Meloni fra i primi a testimoniare il dolore per la perdita, ma sopratutto fra i colleghi di Forza Italia, a partire dal presidente Silvio Berlusconi, che conosceva Santelli sin dagli albori dell’epopea politica azzurra. «Un dolore profondo pervade tutta la comunità di Forza Italia. Perdiamo una amica,una grande donna,una protagonista della politica italiana,amata dal suo popolo calabrese al quale ha dato tutta la sua vita», ha scritto su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. «Sono addolorato, eravamo amici da una vita», ha aggiunto il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, confermando la notizia. «Jole è stata il stata il mio vicesindaco, mi è stata sempre vicina, una donna di una forza incredibile, non ho parole».


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