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ANTROPOLOGIA, FILOSOFIA E PSICOANALISI: APPRENDERE DALLA "METAFISICA" DELL’ESPERIENZA...

LA NASCITA DELL’ESSERE UMANO E IL GIOCO DEL ROCCHETTO. Al di là del giogo di Edipo e Giocasta - di Federico La Sala

"LA FRECCIA FERMA". La connessione emersa tra il gioco del rocchetto del nipotino di Freud e la metafisica greca, e l’ipotesi marxiana che noi siamo ancora fermi nell’orizzonte dei greci ... non mostra noi stessi ancora fanciulli?!
giovedì 20 luglio 2023
FILI DI ’FUGA’ INTORNO A UN ROCCHETTO. Tracce per una discussione...*
Freud, in Al di là del principio di piacere (1920), riporta il caso di un bambino di un anno e mezzo che non piangeva mai quando la sua mamma lo lasciava per alcune ore, "sebbene fosse teneramente attaccato a questa madre che non solo lo aveva allattato di persona ma lo aveva allevato e accudito senza aiuto esterno".
"Ora questo bravo bambino aveva l’abitudine - che talvolta disturbava le persone che lo circondavano - di (...)

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> LA NASCITA DELL’ESSERE UMANO E IL GIOCO DEL ROCCHETTO --- INDOVINARE ("ERRATEN") E "SPOSARE" ("HEIRATEN"): MEDEA E ULISSE E IL PROBLEMA DELL’ «ESSERE, O NON ESSERE» (SHAKESPEARE, "AMLETO", III.1).

giovedì 12 settembre 2024

MEDEA E ULISSE, IL «POLUTROPOS ANER» DELL’ODISSEA: "IO MI CHIAMO NESSUNO" ("JE M’APPELLE PERSONNE) E IL PROBLEMA DELL’ «ESSERE, O NON ESSERE» (SHAKESPEARE, "AMLETO", III.1).

      • TEATRO E METATEATRO. Una nota a margine della "presenza" di "Laerte" (uno degli #Argonauti, re di Itaca e padre di Ulisse) nell’opera di Shakespeare.

IL "VELLO D’ORO" DI GIASONE E MEDEA, E LA FIGURA ("TROPICALLY") DELLA "TRAPPOLA PER TOPI" ("THE MOUSETRAP") DI AMLETO E OFELIA (HAMLET, III.2).

ANTROPOLOGIA E FILOLOGIA. CONSIDERANDO CHE Medea" (in greco antico: Μήδεια, Mḕdeia), a mio parere, richiama... "Ou-tis" (Odissea IX,366: Οὔτις ἐμοί γ’ ὄνομα), "Ne-Homo", "#Nessuno", "Nulla", "Niente" (in greco antico: Mηδείς, Medéis) è una figura "duplice" (allude a Sé e a Nessuno), come quella di Odisseo (di Ulisse con Polifemo), il nodo genealogico resta, e il problema "ontologico" (dell’ essere) della risposta alla questione della Sfinge anche: "Chi" sei?

"METAMORFOSI" E "DIVINA COMMEDIA": "TRASUMANAR" (Par., I. 70). #DanteAlighieri, a quanto risulta, ha ben riflettuto sia su "Ulisse e Penelope" sia su "Giasone e Medea", come su "#Edipo e #Giocasta", e ha saputo trovare l’uscita antropologica dall’orizzonte "olimpico" della "tragedia", dalla "caduta" all’inferno: egli non ha fatto naufragio. Forse è bene tenerne conto.

      • NOTE:

      • STORIA E LETTERATURA: "DIVINA COMMEDIA".
      • GIASONE E ULISSE, NELLA "NAVE" DI DANTE ALIGHIERI:
      • "Un punto solo m’è maggior #letargo
        -  che venticinque secoli a la ‘mpresa,
        -  che fé Nettuno ammirar l’ombra d’Argo."
        -  (#Dante Alighieri, Par. XXXIII, vv. 94-96).

      • OLTRE SCILLA E CARIDDI: CON SHAKESPEARE E FREUD, OLTRE IL "MATRIARCATO" E OLTRE IL "PATRIARCATO". Contrariamente a quanto si pensa, la lunga ricerca di Freud, se può apparire (come è apparso per lo più fino ad ora) segnata dalla figura di #Edipo e #Giocasta, dall’altra è molto prossima a quella di #Amleto (#Hamlet), dalla volontà e dal progetto di chiarirsi le idee su di sé, e di suo #Padre - di chi è veramente #Figlio: la sua opera, una vera e propria "trappola per topi" ("The #Mousetrap").
        -  Egli, in verità, è andato (come si sa) a "scuola" da Shakespeare, e il problema della sua vita è come quello di Shakespeare, contribuire a sciogliere il #nodo di #Ercole, il nodo del #nascere, del #comenasconoibambini, alla base della #nevrosi #ossessiva, non solo del "caso" dell’uomo dei #topi" (1909), ma "della civiltà" e "nella civiltà", e contrastare il dilagare alluvionale del "marcio nello stato di #Danimarca".

      • INDOVINARE ("ERRATEN") E "SPOSARE" ("HEIRATEN"), UNA QUESTIONE DI NEXOLOGIA CHIASMATICA. "COSTRUZIONI NELL’"ANALISI" (S. FREUD, 1937): "[...] La nozione di “costruzione” non è una novità: è un tema già ampiamente trattato da Freud, ma che in questo scritto viene ulteriormente elaborato. Per comprendere a fondo la portata di tale concetto nella sua estensione, è opportuno soffermarsi sul termine chiave che lo introduce: questo “indovinare” (erraten) che è nel cuore del “costruire”, tanto quasi da definirlo. Il termine erraten torna anche nel punto in cui Freud discute quali indizi possano far pensare che l’analista, con la sua costruzione, ci abbia o meno indovinato. [...]"( “Costruzioni nell’analisi” di S. Freud. Recensione di R. Musella e M. Pappa).

Federico La Sala


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