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LA SVOLTA DI SALERNO... E LA LOTTA PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA, OGGI! - di Federico La Sala

Un omaggio alla memoria al Presidente Pertini e un augurio al nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
mercoledì 25 aprile 2012 di Emiliano Morrone
Un omaggio e un augurio al nostro Presidente della Repubblica, GIORGIO NAPOLITANO
LA SVOLTA DI SALERNO... E LA LOTTA PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA, OGGI!
di Federico La Sala
Caro Direttore,
trovo più che necessario e urgente accogliere la sollecitazione di Giorgio Napolitano (sull’Unità del 13.10.2004, p. 25, su "Angelo Oliva e la memoria della sinistra"): "Troppe vicende e figure del passato [...] rischiano di scivolare nell’ombra della rimozione e dell’ignoranza, nel modo più freddo (...)

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> LA SVOLTA DI SALERNO... E LA LOTTA PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA, OGGI! - ---- Il Presidente Napolitano a Salerno: "Basta con la penosa disputa contabile fra Nord e Sud". "Contro di me polemiche allusive e non sempre garbate".

martedì 14 settembre 2010

IL DISCORSO

-   Napolitano: "Ricorso a popolo
-  non è balsamo per ogni febbre"

-  Il presidente della Repubblica a Salerno: "Basta con la penosa disputa contabile fra Nord e Sud". "Contro di me polemiche allusive e non sempre garbate".

SALERNO - "Il ricorso al popolo non è il balsamo per ogni febbre". Parlando a Salerno in un incontro con gli amministratori locali il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano elogia Silvio Berlusconi e la sua decisione di continuare a governare. "La stabilità politica è un valore", chiosa il capo dello Stato che però coglie l’occasione per togliersi qualche sassolino.

Napolitano non ha dimenticato gli attacchi di agosto da parte di esponenti della maggioranza e lo dice. "Contro di me polemiche allusive e non sempre garbate". Poi avverte governo e maggioranza: "Un Paese democratico vive secondo le regole". Quanto al federalismo il presidente è chiaro: fermare quella che chiama "la penosa disputa contabile fra Nord e Sud", ha chiesto di tenere conto di tutti i dati disponibili "che danno un quadro di flussi tra regioni del Nord e del Sud ben più ampio di quelli dei soli trasferimenti pubblici e assai più favorevole al Centro-Nord". "Sul federalismo - ha continuato - bisogna smetterla di giocare con le parole. Si deve attuare il titolo quinto ma quando si parla di federalismo solidale, cooperativo, ogni volta che il parlamento deve varare i provvedimenti, il senso di queste parole deve essere mantenuto".

"Apprezzamento per impegno Berlusconi". "Il fatto che negli ultimi giorni ci sia una crescente fiducia sulla prosecuzione dell’attività governativa e parlamentare è un’evoluzione auspicabile e costruttiva", ha sottolineato Napolitano. Il presidente della Repubblica ha espresso pertanto "apprezzamento per le recenti dichiarazioni fatte da Silvio Berlusconi di voler andare fino alla prosecuzione della legislatura e per il rilancio dell’attività di governo".

"Polemica non garbata nei miei confronti". Però Napolitano ha rimproverato alla maggioranza il fatto che quest’estate si siano "succeduti per settimane, ogni giorno", interventi riconducibili a una "polemica allusiva e non sempre garbata nei miei confronti". "Mi si è così premurosamente spiegato - ha accusato il presidente - come il ricorso al popolo, ovvero alle urne, sia il sale della democrazia e il balsamo per tutte le sue febbri. Si è mostrato stupore per il fatto che il presidente della Repubblica non apparisse pronto, con la penna in mano, a firmare un decreto di scioglimento delle Camere. Il particolare che così veniva trascurato - ha proseguito - è che la vità di un paese democratico e delle sue istituzioni elettive, nelle quali si esprime la volontà popolare, deve essere ordinata secondo regole per potersi svolgere in modo fecondo, per produrre i risultati attesi".

"Sì al federalismo, ma senza giocare". Bisogna attuare il federalismo, andare avanti, "ma non bisogna giocare con le parole", ha detto ancora il presidente della Repubblica a Salerno. "Si tratta di stabilire come intendere il federalismo, non si tratta di tornare indietro o mettere i bastoni fra le ruote. Si deve attuare il titolo quinto ma - ha aggiunto - quando si parla di federalismo solidale, cooperativo, ogni volta che il parlamento deve varare i provvedimenti, il senso di queste parole deve essere mantenuto".

"Bloccare penose dispute contabili". Attuare il federalismo, tra l’altro, ha ricordato Napolitano, è anche un modo di porre fine "a penose dispute contabili e recriminazioni sul dare e l’avere tra Nord e Sud". Il Capo dello Stato ha chiesto di tenere conto di tutti i dati disponibili "che danno un quadro di flussi tra regioni del Nord e del Sud ben più ampio di quelli dei soli trasferimenti pubblici e assai più favorevole al Centro-Nord". E, sempre in riferimento al Mezzogiorno, Napolitano ha sottolineato come "nel Mezzogiorno ci sono troppi giovani che hanno concluso il loro ciclo formativo e si trovano senza lavoro e senza prospettive. E’ nostro dovere storico dare loro risposte. Questa è la questione numero uno del nostro Paese".

* la Repubblica, 14 settembre 2010


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