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Poesia della settimana

Lentamente muore - di "Pablo Neruda"

Trattasi di una poesia di Martha Medeiros, brasiliana di Porto Alegre, pubblicitaria e cronista per Zero Hora (fls).
lunedì 16 febbraio 2015 di Vincenzo Tiano
"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti! (...)

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> Lentamente muore ---- Italia in pericolo

lunedì 10 dicembre 2012

Pericolo in Italia

di Guillaume Goubert

      • editoriale
        -  “La Croix” del 19 dicembre 2012 (traduzione: www.finesettimana.org)

Le notizie arrivate sabato dall’Italia sono molto preoccupanti. Da un campo di calcio, Silvio Berlusconi ha annunciato l’intenzione di rimettersi alla testa della destra italiana nella prospettiva di elezioni nella primavera prossima. Immediatamente, Mario Monti ha comunicato la sua decisione “irrevocabile” di dare le dimissioni entro la fine dell’anno, appena la legge finanziaria per il 2013 sarà adottata. Tutto il lavoro di risanamento dell’Italia, sul piano finanziario, economico, ma anche morale, viene quindi rimesso in discussione. A rischio di far cadere la penisola, e con essa anche il resto della zona euro, in una nuova tormenta.

Potremmo capire che venisse dalla sinistra una contestazione della politica portata avanti da Mario Monti. La politica di austerità condotta dal presidente del Consiglio dei ministri da tredici mesi infatti non risparmia gli italiani meno abbienti. Ma che Silvio Berlusconi sia all’origine della crisi politica che si è appena aperta a Roma è decisamente stupefacente. Quell’uomo ha diretto l’Italia a tre riprese dal 1994, poi dal 2001 al 2006, e dal 2008 al 2011. Ha quindi una responsabilità non trascurabile nello stato di deperimento dello Stato e dell’economia del paese per il cui recupero si è impegnato Mario Monti. Inoltre, Silvio Berlusconi è coinvolto in malversazioni fiscali e scandali sessuali - con l’implicazione di minorenni - che hanno gravemente danneggiato l’immagine del paese. È per questo che, nel 2011, gli altri capi di Stato e di governo della zona euro hanno avuto un grosso peso per un’uscita di scena che credevamo definitiva.

Ebbene, no. A 76 anni, “il Cavaliere” mantiene tutta la sua capacità di nuocere, e Mario Monti si trova nella stessa difficoltà incontrata da altri prima di lui. Come Carlo Azeglio Ciampi, Lamberto Dini e Romano Prodi, anch’essi chiamati a capo di governi “tecnici” per salvare il paese da situazioni finanziarie pericolose, e che furono mandati a casa da un classe politica che voleva tornare a fare i propri interessi. Bisogna sperare che questa volta la società italiana si ribelli, sostenuta dal resto dell’Europa, e che così le dimissioni di Mario Monti cessino di essere “irrevocabili”.


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