Di Dario Di Vico (Corriere della Sera 13/5/06)
La sinistra italiana non riesce a fare i conti con la figura di Marco Biagi. Ancora di recente in un talk show un esponente di primo piano dell’Unione, Alfonso Pecoraro Scanio, per sostenere l’ennesima e sterile polemica sull’argomento, ha esclamato che «Biagi era una persona per bene e una legge così non l’avrebbe mai fatta». E devono essere d’accordo con lui tutti quelli che ipocritamente la ribattezzano legge 30 o addirittura legge Maroni. (...)
Caro Basile
APPREZZO E CONDIVIDO!!! Se è vero, come è vero, che - ed è detto nell’art. 1 della nostra COSTITUZIONE!!! - "L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, FONDATA SUL LAVORO" , di cittadini libere e cittadine libere (.... e non da rendere schiavi o da mandare nei campi di concentramento e di macello dove sta scritto all’entrata come ad Auschwitz: IL LAVORO RENDE LIBERI !!!), è altrettanto vero che tu abbia PERFETTAMENTE RAGIONE (sul ’sonno’ della stessa sinistra!!!) e che TUTTO sia da ripensare e riorganizzare dalle RADICI - ben tenendo fermo il significato e i principi della nostra stessa COSTITUZIONE ... e il pericolo che essa sta correndo (prossimo è il REFERENDUM ... e, si spera, in una risposta di generale e totale NO alla costituzione (assolutamente anticostituzionale) del centrodestra)!!! M. saluti, Federico La Sala
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