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ITALIA

Dico e dico: pace...pace, e rispetto della dignità umana e dei diritti di tutti e di tutte!!! Per solidarietà G. Vattimo, lettera aperta di Federico La Sala a Prodi

GESU’!!! "JE SUiS ... CHRETIEN" !!! Non ... "CRETIN"!!! NE’ "CATTOLICO-ROMANO"!!!
sabato 10 febbraio 2007 di Vincenzo Tiano
[...] Caro Prodi
Proceda!!! Tutto il mio sostegno e il mio invito a continuare sulla strada di essere umani adulti, sia della ragione sia della fede!
Buon lavoro e VIVA L’ITALIA !!! [...]

Per solidarietà a Gianni Vattimo* ... una lettera a Prodi!!!
PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!!
Lettera aperta a ROMANO PRODI
di Federico La Sala
 (...)

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> "DICO" e DICO: PACE... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!! Per solidarietà a Gianni Vattimo, lettera (2005) aperta di Federico La Sala a Romano Prodi

venerdì 9 marzo 2007

DICO: FASSINO, MANIFESTAZIONE GIUSTA

ROMA - Piero Fassino non andrà domani alla manifestazione sui Dico, perché da tempo impegnato in appuntamenti congressuali in Emilia Romagna. Ma "ci saranno esponenti e rappresentanti del nostro partito" visto che i Ds "hanno aderito alla manifestazione". "Credo che sia una manifestazione giusta - ha detto Fassino - perché rivendica il riconoscimento dei diritti individuali delle persone, il pieno rispetto delle scelte di vita e dell’ orientamento sessuale di ciascuno e rivendita soprattutto la capacità della politica e delle istituzioni di dare su questi temi leggi giuste, equilibrate e civili a tutela di ogni persona". "La legge sui Dico - ha concluso Fassino - risponde a questi criteri".

RUTELLI: NON E’ PRIORITA’, TOCCA AL PARLAMENTO

"E’ evidente che ci sono priorità sicuramente più forti, così come è evidente che il tema deve essere regolato. Il Parlamento affronterà la questione, mi auguro con equilibrio". Così il vicepremier Francesco Rutelli, ospite di Radio Anch’io, torna a parlare dei Dico. "La regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto - dice il leader della Margherita - è un provvedimento che rientra nel programma di governo perché ci sono centinaia di migliaia di coppie di fatto che producono una serie di esigenze e di problemi che è giusto regolare. Certo, ci sono delle esigenze che vengono prima, e che considero priorità economiche e sociali, come le tematiche degli stipendi, del potere d’acquisto delle famiglie e del lavoro precario".

CAPEZZONE, GOVERNO SENZA LINEA ANCHE SU DIRITTI CIVILI

"Il governo non solo non ha una linea in politica economica ed in politica estera ma anche sui diritti civili". Lo sottolinea Daniele Capezzone, presidente della commissione Attività produttive della Camera ed esponente della Rosa nel pugno ai microfoni del Gr3. Quanto ai ministri che si divideranno tra la manifestazione di Piazza Farnese per i Dico e il "family day" per il quale si deve ancora stabilire una data, Capezzone afferma: "Mi pare che assomiglino di più al Nanni Moretti di mi si nota di più se vado non vado o se vado e sto in disparte, francamente viene da sorridere e purtroppo si resta amareggiati nel vedere che il governo non ha una linea neanche sui diritti civili". Quanto alla convivenza di laici e cattolici nel partito democratico, "il Pd in questa versione mi ricorda una splendida canzone di De André il Chimico, cioé è un’operazione fatta in laboratorio da due oligarchie quella della Margherita e quella dei Ds e purtroppo - osserva Capezzone - non si capisce quali siano le idee forza, alzi la mano chi sa citare tre battaglie tre del futuro Partito democratico". Alla domanda se condivida la cautela di Boselli e degli altri socialisti, l’esponente della Rosa nel pugno risponde: "Francamente non capisco, non so quale sia la linea di Boselli credo che un banco di prova per tutti, io infatti ho cercato di misurarmi su questo, sia quella di non essere subalterni e rinunciatari rispetto al governo Prodi, come invece mi pare che troppi altri lo siano".

COSSIGA, MIO VOTO SU DDL? NON M’IMPICCIO

Francesco Cossiga annuncia l’astensione o la non partecipazione al voto sul ddl sulle unioni civili che la commissione Giustizia del Senato trasmetterà alla aula di Palazzo Madama. L’ex capo dello Stato critica in una dichiarazione "i pasticci che stanno combinando il segretario di Stato vaticano e, appena nominato, il nuovo presidente della Cei, generale di corpo d’armata della riserva", affermando che "mi hanno confuso perfino le idee chiare che credevo di essermi formato in base alle dichiarazioni del Santo Padre". "Per cui - conclude - dirò, con il prudente card. Carlo Maria Martini: ’L’argomento è complesso, io non me ne impicciò. E cioé, quando si dovrà votare, o non sarò in aula o dichiarerò di astenermi dalla votazione".

BERTOLINI (FI), NO ALLA DITTATURA DELLE MINORANZE

"Domani scende in Piazza una minoranza, la comunità degli omosessuali, l’unica realmente interessata all’approvazione dei Dico. Le coppie di fatto eterosessuali non parteciperanno alla manifestazione di Roma perché non interessate ad una legge ridicola, bocciata al Senato persino dal relatore di maggioranza". Così Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia sulla manifestazione promossa dall’ArciGay, domani a Roma. "Siamo ormai alla dittatura della minoranza - aggiunge - La sinistra radicale, assolutamente marginale nel Paese, tiene in ostaggio un esecutivo indeciso, debole, sgangherato, distante dalle reali esigenze degli italiani. Basta con lo scenario che qualcuno vorrebbe propinarci secondo il quale vi sarebbe in atto una contrapposizione tra illuminati progressisti e retrogradi medievali conservatori, tra laici modernizzatori e cattolici immobilisti". Secondo Bertolini, invece, "si sta scatenando una campagna di pericoloso odio contro chi, forte delle proprie convinzioni, difende la famiglia fondata sul matrimonio. Non dobbiamo stupirci poi se qualche testa calda pensa bene di lasciare scritte minatorie contro parlamentari moderati o se un ministro della Repubblica è costretto ad abbandonare trasmissioni televisive faziose nelle quali viene aggredito verbalmente".

LUXURIA, SE BINETTI VOTA NO, DL DOVREBBERO CACCIARLA

"Se la Binetti voterà contro il disegno di legge di questo governo io credo che il partito della Margherita dovrà espellerla così come Rifondazione ha fatto con il senatore Turigliatto quando ha votato contro la politica estera di Massimo D’Alema". E’ quanto afferma la deputata del Prc Vladimir Luxuria, nel corso di un’intervista a Repubblica Tv. Commentando poi le affermazioni della senatrice della Margherita, che ha definito l’omosessualità una devianza, Luxuria dice: "Purtroppo la Binetti è una psicoterapeuta, e purtroppo disobbedisce a una regola fondamentale di questa disciplina: non si impongono modelli comportamentali alle persone che vengono a chiederti aiuto", ha detto Luxuria. Luxuria ricorda come "l’Organizzazione Mondiale della Sanità già dal 1990 non considera l’omosessualità una malattia" e secondo l’esponente di Rifondazione "oggi i veri malati, i veri deviati, sono coloro che sono omofobi e che insultano gli omosessuali. E’ a loro che consiglierei di andare da uno psicologo perché se c’é una persona che ha una reazione allergica alla sola vicinanza con un gay o al pensiero che due gay possano stare insieme - conclude - questa persona dovrebbe andare da uno psicologo".

DONADI (IDV), NO A MINISTRI IN PIAZZA

"E’ il Parlamento il luogo per difendere la legge sui Dico, non la piazza. Riflettano i ministri Pecoraro, Ferrero e Pollastrini sulla loro partecipazione domani alla manifestazione. La loro presenza ad una manifestazione, ovviamente legittima in un Paese democratico, rischia di ideologizzare lo scontro sui Dico più di quanto non sia già avvenuto fino ad ora". Lo afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati dell’Italia dei Valori. "Se davvero si ha a cuore l’approvazione di questa legge per il riconoscimento di giusti diritti per le persone - aggiunge - si dovrebbe evitare che ministri di questo governo, così come in passato, frequentino le piazze. Chi ha responsabilità di governo usi il proprio peso per favorire una soluzione politica in Parlamento".

* ANSA » 2007-03-09 13:40


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