Inviare un messaggio

In risposta a:
ITALIA

Dico e dico: pace...pace, e rispetto della dignità umana e dei diritti di tutti e di tutte!!! Per solidarietà G. Vattimo, lettera aperta di Federico La Sala a Prodi

GESU’!!! "JE SUiS ... CHRETIEN" !!! Non ... "CRETIN"!!! NE’ "CATTOLICO-ROMANO"!!!
sabato 10 febbraio 2007 di Vincenzo Tiano
[...] Caro Prodi
Proceda!!! Tutto il mio sostegno e il mio invito a continuare sulla strada di essere umani adulti, sia della ragione sia della fede!
Buon lavoro e VIVA L’ITALIA !!! [...]

Per solidarietà a Gianni Vattimo* ... una lettera a Prodi!!!
PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!!
Lettera aperta a ROMANO PRODI
di Federico La Sala
 (...)

In risposta a:

> "PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!!" Lettera aperta di Federico La Sala a Romano Prodi

mercoledì 6 dicembre 2006

Pacs, Melandri: «Così migliaia di coppie escono dal sottoscala dei diritti»

di Maria Zegarelli *

Vestito di seta sui toni del grigio, orecchini di perle montate su un sottile filo di oro. Sul grande tavolo rose rosse e bianche. Sulla scrivania la foto della figlia. Il sorriso come tratto distintivo. Che si trasforma in una smorfia quando arriva la domanda.

Ministro Giovanna Melandri, Paola Binetti dice che l’ordine del giorno sul decreto Turco in commissione Sanità è un buon punto di mediazione raggiunto insieme a Anna Serafini. Si tratterebbe di prove tecniche per il partito democratico. È dello stesso parere?

«Assolutamente no. Credo che andare verso il Pd voglia dire avere coraggio, buttare il cuore oltre l’ostacolo, arrivare in tempo all’appuntamento con la storia, togliendo il freno a mano che finora ha rallentato il percorso».

Sta dicendo che è meglio non considerarle prove tecniche?

«Sto dicendo che quello è un incidente di percorso e non capisco che tipo di contributo sia un ordine del giorno che contesta l’azione del governo fondata sull’impegno comune preso da tutti con il programma. Lo cito: educare, prevenire, curare, non incarcerare. E questo programma impegna tutti, dalla Binetti, alla Serafini alla Melandri. Il ministro Livia Turco non ha fatto altro che applicarlo alla lettera. Da lì si deve partire per valutare quanto è avvenuto in commissione Igiene e Sanità».

Ma se è tutto così chiaro, perché ci sono "incidenti" periodici?

«Perché qualcuno dimentica cosa c’è scritto nel nutrito programma. Non parlo dei temi etici, sui quali non si è affrontato tutto, ma della droga e le unioni di fatto, su cui non si dovrebbe discutere ulteriormente. Tuttavia non dovremmo considerare degli ostacoli impeditivi neanche i temi "sensibili", perché in tutto il mondo - dal partito democratico americano, al partito socialdemocratico tedesco, al new labour inglese, al partito socialista francese - in tutte le formazioni democratiche convivono legittimamente e serenamente opinioni e punti di vista diversi. La Binetti può ben dire quale è la sua posizione, altra cosa scrivere odg contro il governo. Massimo rispetto per tutti, ognuno ha pieno diritto di cittadinanza in questo grande progetto che è il Pd, ma non servono mediazioni contro il governo, per capirci».

Sulle questioni più delicate però bisognerà arrivare a un confronto, se non altro quando si tratta di fare le leggi, dai pacs in giù. Come si dovrebbe procedere?

«Sulla scrivania c’è il programma dell’Unione, il ministro lo prende e lo sventola. Dice: «A costo di sembrare ripetitiva: partiamo da qui, da quella immensa fatica pre-elettorale. Perché dobbiamo disperderla? Sulle unioni civili avrei preferito ascoltare proposte avanzate, proiettate in avanti, ma rispetto le posizioni altrui. In questo documento così criticato perché troppo corposo si affrontano molte questioni, si è arrivati a posizioni condivise: dalle coppie di fatto, alla droga, al testamento biologico e l’autodeterminazione del paziente, che non significa eutanasia. Il primo appello che bisogna rivolgere a tutte le forze di maggioranza e al mio partito anzitutto: per favore partiamo da ciò che abbiamo già condiviso».

A Padova ci sarà l’anagrafe delle coppie di fatto. L’unione ce la farà a licenziare una legge?

«Do per scontato che si realizzi il programma. Noi siamo stati eletti sulla base di quello che abbiamo promesso in campagna elettorale. Stiamo già aprendo tante finestre nuove sul paese, non si può fare tutto nei primi sei mesi di governo, ma ci stiamo muovendo. Le architravi del nostro governo sono: più mercato, più liberalizzazioni, più welfare e, non ultimi, interventi decisivi per garantire diritti e doveri civili alle persone. Per questo saluto con grande favore l’iniziativa di Padova, rappresenta un importante contributo di civiltà e non credo si possa rimandare ulteriormente un’azione del legislatore a livello nazionale che faccia uscire migliaia di coppie di fatto dal sottoscala buio del diritto nel quale sono relegate e tra cui ci sono moltissimi giovani».

Il suo collega di governo, il ministro Mastella, ha invitato Casini ad aprire un cantiere per un nuovo grande centro, mentre il pd punta a un rafforzamento del sistema bipolare. Secondo lei tornerà la Balena bianca?

«Per quanto imperfetto sia il sistema bipolare nel nostro Paese credo non si possa più tornare indietro. Il percorso del Pd, però, va accompagnato da un processo parallelo di innovazione istituzionale perché è evidente che l’attuale legge elettorale regressiva, sia sul piano di coesione delle coalizioni sia su quello dei governi, non aiuta a rafforzare il bipolarismo. Ho firmato per il referendum e sono convinta che la spinta referendaria sia utile al dibattito parlamentare. Ormai, non c’è spazio storicamente per un nuovo "rassemblement" centrista. Altra cosa è l’appello al rafforzamento di un’area che dovrà decidere dove collocarsi, di qua o di là. È chiaro che la rottura dell’unità interna all’opposizione di oggi è un fatto positivo che apre spazi dialettici tra i moderati. Ma bisogna tenere distinti i due fatti».

Fassino ha detto che al Pd si dovrà arrivare tutti insieme. Al congresso ci si arriva con tre mozioni. Secondo lei come andrà a finire con il Correntone?

«Ho condiviso con il Correntone un percorso importante, continuo a pensare che ci sia bisogno di una robusta identità della sinistra democratica nei Ds e nel Pd futuro. Per questo dico ai compagni come Mussi che c’è bisogno di loro nel nuovo partito. E sono sicura che molte delle obiezioni, legittime e ragionevoli che vengono a questo progetto, possono essere superate dalla qualità del processo che si apre. Il congresso dovrà concentrarsi sul "come" si arriva al Pd. E i gruppi dirigenti dovranno permettere il rinnovamento. Si dovrà dare uno statuto al partito che onsenta di dare spazio per un terzo alle donne, un terzo agli uomini e un terzo a chi ha meno di 40 anni».

* www.unita.it, Pubblicato il: 06.12.06, Modificato il: 06.12.06 alle ore 15.57


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: