Sugli interventi del Vaticano contro i PACS
Non ne "possumus" più
di Gherardo Pecchioni, catechista (FI) *
E’ giunto il momento per noi cattolici laici e democratici di far giungere la nostra voce sino alle alte sfere gerarchiche. Con umiltà desideriamo esprimere il nostro sconcerto di fronte ai recenti interventi della gerarchia ecclesiastica in materia di coppie di fatto. Crediamo nel valore dell famiglia, e siamo fermamente convinti che siano quanto mai opportune politiche sociali volte alla tutela di questo istituto; allo stesso tempo riteniamo che sia doveroso per uno stato laico riconscere giuridicamente la realtà delle convivenze di fatto, operazione questa che non può minimamente ledere l’istituto familiare ma che, anzi, nei confronti delle coppie omosessuali può favorire proprio la stabilità del rapporto.
Siamo addolorati nel vedere la nostra amata Chiesa sempre più ridotta ad agenzia di valori tradizionali, piegata a logiche mondane, costantemente presente nello scacchiere politico italiano e apertamente parteggiante per la coalizione di centrodestra. Vogliamo esprimere il nostro leale dissenso, nella fedeltà a Cristo, nei confronti di quella che ormai sembra essere una linea consolidata. Auspichiamo quanto prima l’abbandono dell’attuale deriva conservatrice ed il recupero di una dimensione più profetica e autenticamente evangelica, nello spirito del Concilio Vaticano II.
Gherardo Pecchioni, catechista (FI)
* www.ildialogo.org, 08.02.2007