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ITALIA

Dico e dico: pace...pace, e rispetto della dignità umana e dei diritti di tutti e di tutte!!! Per solidarietà G. Vattimo, lettera aperta di Federico La Sala a Prodi

GESU’!!! "JE SUiS ... CHRETIEN" !!! Non ... "CRETIN"!!! NE’ "CATTOLICO-ROMANO"!!!
sabato 10 febbraio 2007 di Vincenzo Tiano
[...] Caro Prodi
Proceda!!! Tutto il mio sostegno e il mio invito a continuare sulla strada di essere umani adulti, sia della ragione sia della fede!
Buon lavoro e VIVA L’ITALIA !!! [...]

Per solidarietà a Gianni Vattimo* ... una lettera a Prodi!!!
PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!!
Lettera aperta a ROMANO PRODI
di Federico La Sala
 (...)

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> PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!! Per solidarietà a Gianni Vattimo, lettera (2005) aperta di Federico La Sala a Romano Prodi

venerdì 9 febbraio 2007

Raggiunto un difficile compromesso per definire diritti e doveri delle coppie di fatto. Amato: "Meglio di quelli francesi". Tiepida la sinistra radicale

Coppie di fatto, sì del Cdm al Ddl. Ora l’esame del Parlamento"Chiamateli Dico, e cioè diritti dei conviventi, e non Pacs" *

ROMA - Si è concluso con il via libera al disegno di legge sulle coppie di fatto il Consiglio dei ministri convocato oggi alle 17, preceduto da voci contrastanti e da un minivertice in mattinata, a Palazzo Chigi, al quale hanno preso parte il premier, Francesco Rutelli e Massimo D’Alema, Rosy Bindi, Barbara Pollastrini, e Clemente Mastella, durante il quale sono maturate l’intesa con la Margherita e la rottura definitiva con l’Udeur. Romano Prodi ha stretto i tempi per arrivare subito a un accordo, prima della partenza per la visita ufficiale in India. L’iter del disegno di legge partirà dal Senato, e non ci sarà la fiducia "perché noi vogliamo un confronto sereno in Parlamento, anche con la stessa opposizione", dice Vannino Chiti.

Netto il dissenso di Clemente Mastella, che non ha partecipato al Cdm ribadendo ha ribadito la sua posizione, "sempre la stessa", secondo la quale "la famiglia è solo quella fondata sul matrimonio". Il leader dell’Udeur fa sapere che voterà contro la legge ma assicura che non metterà in crisi il governo.

Al termine dell’incontro mattutino, Bindi e Pollastrini avevano continuato a lavorare sul testo per renderlo digeribile a quella parte di maggioranza che lo aveva contestato. La soluzione è lessicale: la dichiarazione, che le coppie di fatto faranno davanti all’ufficiale dell’anagrafe, sarà "contestuale", non "congiunta" - come recitava il primo testo messo a punto da Pollastrini - né "disgiunta" - come proponeva Bindi.

Non è prevista ma neanche negata la possibilità che i conviventi possano recarsi insieme a registrare la propria unione: potranno farlo, oppure no. Un compromesso che, dopo lunghe trattative, sembra accontentare tutti, e Prodi può convocare il Cdm. Un ddl che fissa "diritti originali", spiega Bindi, che respinge i "pesanti attacchi" subiti dal governo, secondo i quali "sarebbe stata indebolita la famiglia".

Francesco Rutelli parla di "equilibrio e saggezza", di scelta "alta di riconciliazione nel Paese e nella società italiana", una decisione "profondamente fedele al programma dell’Unione che chiude una lunga pagina di discussioni, anche troppo aspre".

I "Dico", cioè i "Diritti dei conviventi", osserva Giuliano Amato, sono meglio dei Pacs francesi", perché "tengono conto effettivamente dei diritti e delle situzioni di sofferenza delle persone, mentre i Pacs francesi sono soprattutto una disciplina dei diritti economici e non hanno a che fare con l’affettività". Poi, aggiunge il ministro dell’Interno, "se non ce l’avessimo fatta avrei avuto dubbi anche sulla nascita del Partito democratico, sarebbe stata ardua".

"L’Italia da oggi è un paese più giusto" commenta il leader Ds Piero Fassino secondo il quale il provvedimento "riconosce alle persone che vivono in regime di convivenza, sia omosessuali che eterosessuali, i diritti essenziali per rendere più solida e serena la loro vita". Al tempo stesso, "passa un provvedimento equilibrato e ragionevole che non intacca diritti e prerogative della famiglia fondata sul matrimonio" aggiunge Fassino, che ringrazia Bindi e Pollastrini per "pazienza, tenacia e sensibilità".

Perplessità da parte di Rifondazione comunista. Vladimir Luxuria dice che il disegno di legge, privo della dichiarazione congiunta, rappresenta "un compromesso al ribasso"; il ministro Paolo Ferrero chiede di diminuire gli anni di convivenza necessari per accedere ai diritti previsti dalla legge. Moderatamente soddisfatto Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario di Arcigay: "Si poteva fare meglio, ma è un primo passo rilevante". Una "soluzione pasticciata" per Angelo Bonelli (Verdi) che auspica "miglioramenti in Parlamento".

Il centrodestra non sembra intenzionato a spostarsi dalla linea del no. "Un attacco al valore fondante della famiglia e alle sensibilità di milioni di italiani - dice il forzista Renato Schifani - che apre la strada a pericolose forme di surrogati del vincolo matrimoniale, comprese le convivenze omosessuali". Il collega di partito Enrico La Loggia annuncia "battaglia in Parlamento".

Il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, sottolinea come l’assenza di Mastella al Cdm faccia supporre che "l’Unione al Senato non sarà autosufficiente per approvare la legge, elemento ritenuto finora indispensabile da Prodi e dai leader dell’Unione per l’esistenza del governo". E la Lega, con Carolina Lussana, intravede nell’accordo "l’ennesima farsa di questo governo".

La Chiesa non nasconde la sua contrarietà. Il responsabile della commissione Famiglia della Cei, monsignor Anfossi, dice che la posizione del Vaticano è "severa" e che la legge è "da non farsi". Ma Pollastrini commenta: "Questo ddl è la prova che il governo non accetta divieti né pressioni, quindi garantisce l’autonomia della politica". La Bindi fa eco: "Faccio esercizio di laicità, quello che avranno da dire lo leggerò, so solo che abbiamo fatto un buon lavoro". Concorda Massimo D’Alema: "Il governo di centrosinistra ha mantenuto l’impegno con coraggio ed equilibrio".

* la Repubblica, 8 febbraio 2007


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