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ITALIA

Dico e dico: pace...pace, e rispetto della dignità umana e dei diritti di tutti e di tutte!!! Per solidarietà G. Vattimo, lettera aperta di Federico La Sala a Prodi

GESU’!!! "JE SUiS ... CHRETIEN" !!! Non ... "CRETIN"!!! NE’ "CATTOLICO-ROMANO"!!!
sabato 10 febbraio 2007 di Vincenzo Tiano
[...] Caro Prodi
Proceda!!! Tutto il mio sostegno e il mio invito a continuare sulla strada di essere umani adulti, sia della ragione sia della fede!
Buon lavoro e VIVA L’ITALIA !!! [...]

Per solidarietà a Gianni Vattimo* ... una lettera a Prodi!!!
PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!!
Lettera aperta a ROMANO PRODI
di Federico La Sala
 (...)

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> "DICO": PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!! Per solidarietà a Gianni Vattimo, lettera (2005) aperta di Federico La Sala a Romano Prodi

venerdì 9 febbraio 2007

Unioni civili, ingerenza vaticana - il Papa si scaglia contro la legge. Non tutti i vescovi italiani d’accordo *

Il giorno dopo il varo dell’accordo sui diritti individuali dei conviventi a Palazzo Chigi, Papa Josef Ratzinger parla al nuovo ambasciatore colombiano e non nasconde la sua «grande preoccupazione» per l’avanzata di leggi contro la famiglia. Il riferimento è chiaro: a Palazzo Chigi e alla legge sui "Dico" in arrivo a fine mese in Italia. E il Pontefice non si limita a una valutazione ex post, ma aggiunge: «È necessario appellarsi alla responsabilità dei laici presenti negli organi legislativi, nel Governo e nell’amministrazione della giustizia, affinché le leggi esprimano sempre i principi e i valori che sono conformi al diritto naturale e che promuovano l’autentico bene comune». È una intromissione inusitata di Benedetto XVI negli affari di un altro Stato, un appello ai parlamentari cattolici perché boicottino la trasformazione il legge del decreto che regola le unioni civili, che non porta più il nome di Pacs, ma quello di "Dico".

Incontrando il nuovo ambasciatore della Colombia, Juan Gomez Martinez, il pontefice ha preso spunto per esprimere tutto il suo dissenso contro il nuovo ddl Bindi-Pollastrini. «Come Pastore della Chiesa universale - ha detto - non posso non esprimere a vostra eccellenza la mia preoccupazione per le leggi che riguardano questioni molto delicate come la trasmissione della vita, la malattia, l’identità della famiglia e il rispetto del matrimonio». Benedetto XVI ha sottolineato che «alla luce della ragione naturale e dei principi morali e spirituali che provengono dal Vangelo la Chiesa cattolica proseguirà a proclamare senza cessare la inalienabile grandezza della dignità umana».

La linea di ingerenza del Vaticano nella politica italiana è seguito anche da tutti gli organi cattolici. Il quotidiano dei vescovi "Avvenire" dopo il "non possumus" di qualche giorno fa non dedica alla questione nessun editoriale, ma solo un "taglio medio" in prima e articoli di cronaca nella pagine interne. Nel contempo però l’Osservatore romano - organo della Santa Sede - titola a tutta pagina: «La famiglia ferita: arrivano i "Dico"» e insinua che il governo non voglia porre la fiducia, nel prossimo dibattito parlamentare, per non legare «le proprie sorti ai "Dico"». Ma avverte come «per il momento non ci siano le condizioni per una intesa bipartisan» su questo tema.

L’attacco più duro arriva dai vescovi italiani tramite l’agenzia della Cei, il Servizio d’informazione religiosa, in sigla Sir. I «Dico» - sostiene la nota settimanale dell’agenzia - presentano «problemi più gravi di quelli che ci si ripromette di affrontare». «Si parla di "Dico" - continua - ma si pensa a "Pacs", e soprattutto si prefigura una escalation legislativa in senso in questo senso».

* l’Unità, Pubblicato il: 09.02.07, Modificato il: 09.02.07 alle ore 18.15


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